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ALCUNE attività sono state costrette a chiudere, come il supermercato. Quelle rimaste sono in netta difficoltà. Il passaggio di qualsiasi mezzo pesante è impossibile. Qualcuno è costretto a fare il giro per Rio Freddo. E poi ci sono i disagi dei cittadini. Prendere un autobus significa farsi più di 2 chilometri a piedi, in una strada priva di marciapiedi e di illuminazione. La chiusura della strada che porta a contrada Marrucaro, a Bucaletto, è ormai diventata insostenibile per i cittadini che in quell’area ci abitano o ci lavorano. Ieri si sono riuniti in un incontro promosso dall’associazione “La nuova Cittadella”, nata il 21 novembre scorso per migliorare la qualità della vita del quartiere e le zone limitrofe e sopperire così al vuoto lasciato dall’essenza del Comitato cittadino. Tra le prime azioni in merito all’annosa questione della stradina alle spalle dell’Hotel Park la richiesta di un incontro immediato con il sindaco «prima che termini il suo mandato», tengono a precisare i cittadini. Sono 13 anni infatti che la strada è chiusa. Da quando, cioè, sono stati effettuati dei lavori di manutenzione.
La promessa del sindaco Fierro, all’epoca, di una riapertura entro 6 mesi. Mesi che sono diventati anni, nonostante le rassicurazioni continue da parte dell’attuale primo cittadino. I cittadini non hanno mai smesso di lottare. Denunce ed esposti sono stati inviati alla Procura della Repubblica e al Prefetto in carica allora. L’ultimo esposto, con tanto di documentazione, risale al 2007, quando si stabilì che la questione era esclusivamente competenza del Comune. A quel punto l’amministrazione fu costretta ad intervenire, dando il caso come definitivamente risolto con il rimborso di circa 80.000 euro all’impresa che aveva eseguito i lavori. In realtà, però, non se ne seppe più nulla. Oggi, pertanto, i residenti tornano a ribellarsi. Afferma il presidente de “La nuova Cittadella” Silvia Letteria: «Quello che noi chiediamo è un incontro urgente con il Comune affinchè si faccia definitivamente chiarezza almeno sulla competenza della questione, dal momento che non è ancora chiaro se la strada sia comunale o di privati. Una volta stabilito questo chiediamo l’immediata apertura della strada, arteria di fondamentale importanza sia per l’accesso a Bucaletto che nelle contrade di Marrucaro e Pugno del finocchio. Non è accettabile che in questa città le zone più periferiche vengano considerate di serie B.
Non solo rivogliamo la strada, ma anche che venga riqualificata attraverso adeguata illuminazione e il servizio di trasporto urbano, completamente assente». Le fermate più vicine, infatti, sono a Villa Bebè o sul cavalcavia, lontane e difficilmente raggiungibili a piedi. La questione della strada è solo uno dei primi problemi affrontati pubblicamente dall’associazione, la cui agenda è piena di questioni da risolvere: dai vicini fumi della Sider al trasporto urbano fino alla mancanza di punti di aggregazione.
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