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 – I sindacati lucani e calabresi chiedono ai presidenti delle Regioni Basilicata e Calabria un incontro urgente per “valutare e attivare ogni opportuna iniziativa per scongiurare la chiusura della centrale del Mercure e le gravi conseguenze per l’economia e l’occupazione dell’area”.
Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato che venerdì prossimo, 10 gennaio, alle ore 11, a Laino Borgo (Cosenza) è prevista “una nuova riunione del comitato bilaterale con l’Enel per fare il punto della situazione alla luce della sentenza del Tar calabrese che ha accolto il ricorso dei Comuni di Viggianello e Rotonda (Potenza), del Forum Ambientalista e del Movimento Rossoverde”.
“La centrale del Mercure – hanno concluso – è una chance di sviluppo e occupazione importante, per di più in realtà come quelle meridionali dove ogni posto di lavoro che si difende o, come nel caso specifico, si aggiunge, deve essere al centro dell’impegno di tutti. Le ragioni delle comunità locali vanno ascoltate tutte, comprese quelle di quanti considerano la centrale del Mercure un’opportunità per lo sviluppo di un’area fortemente depressa”.

I sindacati lucani e calabresi chiedono ai presidenti delle Regioni Basilicata e Calabria un incontro urgente per «valutare e attivare ogni opportuna iniziativa per scongiurare la chiusura della centrale del Mercure e le gravi conseguenze per l’economia e l’occupazione dell’area».

Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato che venerdì prossimo, 10 gennaio, alle ore 11, a Laino Borgo (Cosenza) è prevista «una nuova riunione del comitato bilaterale con l’Enel per fare il punto della situazione alla luce della sentenza del Tar calabrese che ha accolto il ricorso dei Comuni di Viggianello e Rotonda (Potenza), del Forum Ambientalista e del Movimento Rossoverde».

«La centrale del Mercure – hanno concluso – è una chance di sviluppo e occupazione importante, per di più in realtà come quelle meridionali dove ogni posto di lavoro che si difende o, come nel caso specifico, si aggiunge, deve essere al centro dell’impegno di tutti. Le ragioni delle comunità locali vanno ascoltate tutte, comprese quelle di quanti considerano la centrale del Mercure un’opportunità per lo sviluppo di un’area fortemente depressa».

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