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di SARA LORUSSO
POTENZA – In Basilicata si legge poco, molto poco, e tra le regioni d’Italia è quella che fa registrare il dato peggiore sulla presenza di libri in casa. Eppure, dice il report su produzione e lettura di libri pubblicato dall’Istat, è una regione da primato sul fronte della lettura digitale. Prima nel Paese per acquisto e consumo di ebook. 
L’incongruenza delle cifre è, però, solo apparente. «Nelle aree laterali – spiega Giuseppe Granieri, autore, docente di social media ed esperto di digitale – l’accesso alla lettura è decisamente facilitato dal digitale.»
Lo scenario lucano raccontato dall’Istat non dovrebbe, così, sorprenderci. Il report, diffuso a fine anno, nasce dalla sintesi di due indagini condotte dall’Istat, su aspetti della vita quotidiana e su produzione libraria, entrambe riferite a tutto il 2012. 
Quasi tutte le regioni del Mezzogiorno si attestano al di sotto della media nazionale di abitudine alla lettura, pari al 43% della popolazione da sei anni in su che ha letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti la rilevazione. 
La Basilicata si ferma al 30,9%. Con il primato peggiore per libri che circolano in casa. Nel 21,5% delle case lucane non c’è neanche un libro che non sia testo scolastico. Contano solo fattori storici?
«Probabilmente il fattore rilevante – aggiunge Granieri – è la massa critica. Noi lucani siamo pochi e le librerie sono generalmente piccole e poco diffuse. Nella gran parte dei Comuni anche solo trovare un libro è complicato. Siamo poco interessanti per gli editori e per la distribuzione. E lo spazio sugli scaffali è per definizione ridotto. Così come le occasioni di incontrare i libri.»
Il report conferma che la disponibilità di una biblioteca domestica rappresenta un’opportunità per favorire il rapporto con i libri. Ma non è condizione sufficiente a garantire la lettura.  Il 20% delle famiglie lucane possiede più di 100 libri in casa, ma la Basilicata svetta anche per “non lettori”: la percentuale è del 66,9%.
«La “biblioteca” è un concetto inventato proprio per superare un limite funzionale della carta. I libri di carta sono difficili da trovare, da stoccare e hanno un ciclo di vita cortissimo in libreria. Ma le biblioteche non stimolano la lettura, al massimo supportano chi ha già la motivazione a leggere.»
È in questo contesto che si inserisce il dato sul consumo di libri digitali. «In Italia – dice l’Istat –  il 5,2% delle persone che ha dichiarato di non avere a casa nessun libro e che ha utilizzato Internet negli ultimi tre mesi, ha letto o scaricato libri online o ebook.» La Basilicata è prima regione, con il 20,8%, per lettura di ebook tra quanti hanno frequentato la rete.
«È normalissimo – continua Granieri -. In una regione in cui i libri di carta sono difficili da trovare, gli ebook (tutti allo stesso click di distanza e disponibili in 30 secondi) valicano quel limite funzionale della carta di cui parlavamo prima.»
L’Istat rileva anche la relazione tra abitudine all’acquisto online di merci o servizi e il consumo di ebook. Medio il posizionamento della Basilicata: «il 25,8% delle persone che negli ultimi mesi ha utilizzato Internet per acquistare merci o servizi, ha anche acquistato ebook», fa notare il report. La Basilicata si sta digitalizzando? 
«Io credo che la Basilicata non sia affatto così indietro, al di là dei numeri, anche rispetto ad altre regioni», conclude Granieri. Certo, «si può fare molto di meglio, ma la responsabilità di questa spinta deve venire dalla classe dirigente e da chi ha il dovere morale di raccontare il contemporaneo. A partire dai media e dai giornali.»
s.lorusso@luedi.it

In Basilicata si legge poco, molto poco, e tra le regioni d’Italia è quella che fa registrare il dato peggiore sulla presenza di libri in casa. 

Eppure, dice il report su produzione e lettura di libri pubblicato dall’Istat, è una regione da primato sul fronte della lettura digitale. Prima nel Paese per acquisto e consumo di ebook. 

L’incongruenza delle cifre è, però, solo apparente. 

«Nelle aree laterali – spiega Giuseppe Granieri – l’accesso alla lettura è decisamente facilitato dal digitale.»

Lo scenario lucano raccontato dall’Istat non dovrebbe, così, sorprenderci. Il report, diffuso a fine anno, nasce dalla sintesi di due indagini condotte dall’Istat, su aspetti della vita quotidiana e su produzione libraria, entrambe riferite a tutto il 2012. 

Quasi tutte le regioni del Mezzogiorno si attestano al di sotto della media nazionale di abitudine alla lettura, pari al 43% della popolazione da sei anni in su che ha letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti la rilevazione. La Basilicata si ferma al 30,9%. Con il primato peggiore per libri che circolano in casa. 

Nel 21,5% delle case lucane non c’è neanche un libro che non sia testo scolastico. Contano solo fattori storici?

«Probabilmente il fattore rilevante – aggiunge Granieri – è la massa critica. Noi lucani siamo pochi e le librerie sono generalmente piccole e poco diffuse. Nella gran parte dei Comuni anche solo trovare un libro è complicato. Siamo poco interessanti per gli editori e per la distribuzione. E lo spazio sugli scaffali è per definizione ridotto. Così come le occasioni di incontrare i libri.»

Il report conferma che la disponibilità di una biblioteca domestica rappresenta un’opportunità per favorire il rapporto con i libri. Ma non è condizione sufficiente a garantire la lettura.  

Il 20% delle famiglie lucane possiede più di 100 libri in casa, ma la Basilicata svetta anche per “non lettori”: la percentuale è del 66,9%.

«La “biblioteca” è un concetto inventato proprio per superare un limite funzionale della carta. I libri di carta sono difficili da trovare, da stoccare e hanno un ciclo di vita cortissimo in libreria. Ma le biblioteche non stimolano la lettura, al massimo supportano chi ha già la motivazione a leggere.»

È in questo contesto che si inserisce il dato sul consumo di libri digitali. «In Italia – dice l’Istat –  il 5,2% delle persone che ha dichiarato di non avere a casa nessun libro e che ha utilizzato Internet negli ultimi tre mesi, ha letto o scaricato libri online o ebook.» 

La Basilicata è prima regione, con il 20,8%, per lettura di ebook tra quanti hanno frequentato la rete.«È normalissimo – continua Granieri -. In una regione in cui i libri di carta sono difficili da trovare, gli ebook (tutti allo stesso click di distanza e disponibili in 30 secondi) valicano quel limite funzionale della carta di cui parlavamo prima.»

L’Istat rileva anche la relazione tra abitudine all’acquisto online di merci o servizi e il consumo di ebook. Medio il posizionamento della Basilicata: «il 25,8% delle persone che negli ultimi mesi ha utilizzato Internet per acquistare merci o servizi, ha anche acquistato ebook», fa notare il report. La Basilicata si sta digitalizzando? 

«Io credo che la Basilicata non sia affatto così indietro, al di là dei numeri, anche rispetto ad altre regioni», conclude Granieri. Certo, «si può fare molto di meglio, ma la responsabilità di questa spinta deve venire dalla classe dirigente e da chi ha il dovere morale di raccontare il contemporaneo. A partire dai media e dai giornali.»

@SaraLorusso10

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