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CATANZARO – Sono 16.864 i controlli effettuati dalla Guardia costiera in materia di tutela dell’ambiente. La vasta attività di monitoraggio condotta congiuntamente con Arpacal e ulteriormente implementata nel periodo estivo con le iniziative anche quest’anno promosse dall’Assessorato regionale all’ambiente tramite il numero verde per le segnalazioni dei cittadini, ha confermato che lo stato della depurazione in Calabria rimane una criticità. 

In particolare, secondo i dati della Direzione marittima, nei 195 depuratori verificati si è rilevato che permangono le criticità precedentemente riscontrate nella generalità degli impianti, sia sotto il profilo della carente manutenzione ordinaria e straordinaria (consistenti principalmente nella mancanza di programmazione nei lavori di manutenzione e nell’intempestività degli interventi di riparazione, nella carenza di personale negli impianti, nell’assenza di un monitoraggio costante delle condizioni di funzionamento) sia sotto quello strutturale. 
Permangono e si sono in certi casi aggravate anche le criticità riguardanti la rete fognaria, con scarichi in mare di liquami privi di alcuna depurazione. E’ quindi elevato il numero di illeciti rilevati in questo settore e pari a 272 (di cui 181 amministrativi e 91 penali). Inoltre, 24 depuratori permangono in stato di sequestro penale e 62 sono tuttora privi di autorizzazione allo scarico, 18 sono risultati del tutto inattivi.
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