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UNA discesa suggestiva in uno spazio più ampio con gente accalcata in diversi punti del percorso.
Il presepe Vivente di Matera conferma di attrarre e incuriosire tanto che nella serata di ieri mentre era in corso la passerella che portava all’inaugurazione e benedizione dell’evento alcune persone sono state fermate in piazza Vittorio Veneto perchè le presenze nei Sassi erano considerate superiori ai limiti di sicurezza previsti.
Non poche le rassicurazioni che alcuni uomini delle forze dell’ordine hanno dovuto dare e qualche protesta per una prenotazione dilatata dopo le ore 20 per consentire di ritornare ad un flusso normale di persone negli antichi rioni della città.
E’ trascorsa così con non pochi curiosi e tanta gente in arrivo da fuori la seconda giornata del Presepe Vivente con più figuranti ed in particolare a fare bella mostra nell’avvio del percorso il gruppo storico romano con i diversi momenti e le diverse tappe che sono state vissute e spiegate passo per passo sia a Monsignor Ligorio che al sindaco Adduce che si sono avvicinati così alla grotta dove è stata fatta la benedizione del Presepe Vivente. Il momento uffiicale che ha suggellato un rito che unisce come in molti casi il sacro delle festività e dell’evento natalizio e il profano di una ricerca di coinvolgimento che non rimanga sostanzialmente fine a sè stessa.
In questo senso suggestiva la passeggiata dal Barisano al Caveoso in un clima che ha concesso una tregua provvidenziale e con la visione del Duomo illuminato per l’iniziativa Luci al Duomo che continua a fare in questi giorni bella mostra di sè.
«I primi riscontri ci paiono positivi come numeri e presenze visto che contiamo almeno 3000-3500 presenze nelle prima sera che possono salire a 4-5mila già ieri e poi anche nella giornata conclusiva» ha spiegato Leonardo Montemurro di Cna che ha organizzato il mercatino di Porta Pistola, «questa è sicuramente una base positiva anche se è difficile dire quali sono i riscontri a livello del mercatino.
Non c’è ancora la possibilità di tracciare un bilancio, c’è molta gente che si ferma perchè attratta dal vino o dalle castagne ma poi dovremo contare quanti davvero decidono di portar via un ricordo».
Certo il periodo non incute in questo senso ad una particolare forma di ottimismo vista anche la presenza, segnalata dallo stesso Montemurro di numerosi fai da te che come categoria non posso non segnalare.
Mi pare che gli operatori potranno valutare se essere eventualmente soddisfatti di un’esperienza e di un percorso allungato che possono costituire una scommessa vinta anche in prospettiva di un prossimo futuro».
Naturalmente il presepe rachiude anche un coinvolgimento generale che mostra in particolare gruppi anche di giovani che partecipano ed arrivano soprattutto da zone vicine.
«Le presenze sono da paesi limitrofi al nostro e non solo e comunque si nota un aumento delle coppie giovani e dei bambini, anche questo un fenomeno da tenere nella giusta considerazione».
I risultati del Presepe e soprattutto il gradimento reale del rito verranno percepiti nel corso dei prossimi giorni ma di sicuro un coinvolgimento ed una partecipazione in città, riscontrabile anche dal numero di presenze nel centro da via Ridola a piazza Vittorio Veneto confermano un trend di questo periodo in termini di partecipazione.
Anche se non sempre in questo momento di crisi la partecipazione e il coinvolgimento si traduce anche in un beneficio per coloro che lavorano.
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