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Il Neoumanesimo cosmologico si fonda su 8 principi divisi in 2 gruppi: 3 premesse e 5 postulati.
La I e la III premessa, insieme, affermano che il cuore dell’Universo è linguaggio e musica e che le parole possono interagire con la materia.
Dai postulati 4 e 5 emerge invece che il passato e il futuro sono contenuti nel presente, ma non da questo determinati, e che in ciò risiede il significato della parola libertà.
Questo fa sì che una branca del Neoumanesimo cosmologico possa prestarsi a una forma di divinazione molto particolare, che richiede al soggetto un ruolo attivo, sia per quanto riguarda la comprensione di se stesso nella propria linea temporale che nell’esercizio di evoluzione esistenziale proposto.
La prassi utilizzata si fonda su una rielaborazione delle più antiche tecniche di divinazione: orientali, egizie, neoplatoniche e rinascimentali, tutte rivisitate alla luce di studi eseguiti nel campo della psicologia junghiana e delle neuroscienze.
Soltanto per questioni di semplicità espositiva e familiarità simbolica, in questo contesto ci uniformiamo all’utilizzo della griglia zodiacale. Ma i pronostici sono stati elaborati con metodi molto diversi da quelli elaborati dall’astrologia, facendo anche uso dell’I Ching [guarda le previsioni per il 2014]
Per quanto non sia escludibile a priori che stelle e pianeti possano influire sul destino degli uomini, quando quelle tecniche furono sistematizzate, il punto vernale (equinozio di primavera) cadeva sotto il segno dei Pesci.
Attualmente (a causa del movimento di precessione dell’asse terrestre) siamo nell’era dell’Acquario, quindi ogni segno zodiacale è slittato al precedente.
Le conclusioni le lasciamo al lettore. Ed in quanto all’efficacia delle parole che seguono, strettamente rivolte ad ognuno, per quanto le stesse per tutti (anche in ciò, sta il miracolo del linguaggio) non possiamo che dire la stessa cosa. Ovvero: l’ultima parola, a chi legge.
guglielmogiarnamia@gmail.com
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