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LAMEZIA TERME – Un chilo di esplosivo all’interno di una tanica di benzina. Il tutto avvolto in un sacchetto per la spazzatura. Questo il “messaggio di auguri” per il giorno di Natale, ma soprattutto per il nuovo locale, recapitato al titolare del “Caffè Imperiale” del centralissino corso Giovanni Nicotera che soltanto un giorno prima si era trasferito nei nuovi locali.
Alle 16.30 del giorno di Natale qualcuno infatti ha pensato bene di azionare l’ordigno che ha causato danni a una delle vetrine antisfondamento del bar (angolo via Reno) nonchè a due autovetture in sosta. Un vero e proprio attentato, dunque, 24 ore prima dall’inaugurazione dei nuovi locali (il “Caffè Imperiale” infatti alla vigilia di Natale ha inaugurato i nuovi locali trasferendosi a 50 metri di distanza dalla precedente sede). I carabinieri – sul posto insieme ai vigili del fuoco e a tante gente – sono rimasti sul posto diverse ore dopo l’esplosione per eseguire i rilievi scientifici e ovviamente per inquadrare il caso sentendo pure il titolare del bar che avrebbe dichiarato di non aver mai avuto richieste estorsive sia nella vecchia sede che dal giorno in cui ha trasferito l’attività nei nuovi locali. Gli autori potrebbero essere stati visti da qualche testimone (qualcuno pare sia passato di lì a piedi pochi secondi prima dell’esplosione) e forse pure ripresi dalle telecamere esterni dei negozi situati nelle adiacenze del “Caffè Imperiale”.
Messaggio estorsivo oppure altri motivi alla base del gesto? Su questo stanno concentrando le indagini dei carabinieri. Ad ogni modo quello che sembra certo è che nonostante i numerosi arresti e sentenze che hanno praticamente smantellato il potente clan Giampà evidentemente i gruppi criminali (o nuove leve) fanno sentire ancora la loro presenza. Fare esplodere una bomba il giorno di Natale alle quattro e mezza del pomeriggio in una via del centro la dice lunga sulla sfrontatezza delle bande criminali per nulla scoraggiati dalla numerose operazioni antimafia. Del resto un primo segnale in tal senso si era avuto a novembre scorso quando una bomba era stata fatta esplodere alla concessionaria Piaggio di via Scarpino.
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