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POTENZA – E’ pari a un 1.013.538.559,45 il trasferimento nazionale destinato alla Basilicata, nell’ambito del riparto del Fondo sanitario, relativo all’anno 2013 che ammonta in totale a circa 107 miliardi. Anche se in realtà sono solo 104,082 i miliardi spartiti tra le Regioni per il cosiddetto finanziamento indistinto. A cui vanno aggiunti 2,062 miliardi vincolati (di cui 1,510 per gli obiettivi del Piano sanitario nazionale 2013 e gli altri per varie voci dall’Aids all’esclusività, dalla medicina penitenziaria al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari), 592,07 milioni sono vincolati per altri enti (Croce rossa, borse di studio per gli specializzandi, oneri contrattuali, Centro trapianti ecc.) e altri 267,51 milioni sono accantonamenti da ripartire successivamente in base ai meccanismi sanzionatori e premiali. Per la Basilicata, rispetto al 2012, una riduzione di risorse di oltre sette milioni, a causa del taglio al fondo nazionale pari a circa un miliardo di euro. Un taglio che, con il solo criterio di assegnazione basato su popolazione ed età media sarebbe stato ancora maggiore, e precisamente pari a 10 milioni di euro. Più di due milioni, però, vengono recuperati sulla base del nuovo criterio di riparto introdotto da quest’anno, basato sui cosiddetti costi standard. E che premia la Basilicata insieme a quelle regioni considerate virtuose, ovvero quelle con i conti in ordine. Il bilancio della sanità lucana – che negli anni addietro aveva raggiunto un deficit di 50 milioni di euro – quest’anno chiude in pareggio.
Consentendo così di mitigare le conseguenze della riduzione del fondo nazionale.
Per gli anni a venire, il riparto delle risorse romane che saranno soggette a ulteriore ridimensionamento, sarà sempre più legato alla tenuta finanziaria dei conti regionali.
Quindi, soprattutto per una regione come la Basilicata – dove la popolazione continua a diminuire e l’età media continua ad alzarsi – sarà indispensabile conseguire il pareggio di bilancio.
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