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DA MOLITERNO a Senise, da Tramutola a Montemurro fino ad arrivare a Rivello. Sono solo alcuni dei paesi della provincia di Potenza che ieri sono stati “appiedati” dalla Sita.
L’azienda di trasporti, infatti, in una nota spedita alla Provincia e alla Prefettura intorno alla mezzanotte di giovedì, aveva annunciato che a «causa improvviso e non prevedibile stato di malattia di circa 13 (tredici) operatori di servizio in forza al gruppo di Potenza potrà avere difficoltà di regolare svolgimento nella giornata di venerdì 20 dicembre 2013». Alla Provincia di Potenza la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno visto anche il disagio che poi si è venuto a creare.
Fermo restando che qualsiasi persona può ammalarsi in ogni momento (anche se a qualcuno è parso alquanto singolare che “circa” 13 persone siano in “stato di malattia), il servizio andava garantito. Anche per questo, fa sapere l’assessore provinciale ai Trasporti, Nicola Valluzzi: «abbiamo avviato tutte le procedure e le verifiche per capire cosa è realmente successo.
Se dovessero sussistere violazioni saranno perseguite. Dal mio punto di vista – ha concluso il membro dell’esecutivo provinciale – non esiste nessuna forma di giustificazione di quanto avvenuto». Il messaggio è chiaro.
Resta ora da capire come si potevano evitare i disagi. Nella giornata di ieri abbiamo più volte chiamato la Sita. Soltanto nel pomeriggio ci ha risposto il centralinista che si è limitato a un laconico: «gli uffici sono chiusi».
Al momento in cui si scrive non è chiaro se per oggi il servizio sarà garantito (era una delle domande che volevamo formulare alla direzione di esercizio Basilicata n.d.r.). Vedremo. Certo è, lo ha fatto capire anche Valluzzi, il servizio anche in caso di emergenza, andava garantito. Sulla comunicazione (il fax della Sita è stato spedito alle 23.55 di giovedì n.d.r) restano dei forti dubbi. Certo che i trasporti su gomma, come quelli su rotaia, stanno attraversando un periodo poco felice. Soltanto qualche giorno fa, infatti, la sezione lucana dell’Anav (Azienda nazionale autotrasporto viaggiatori) aveva comunicato la difficoltà delle aziende di trasporto che aderiscono al Consorzio, a saldare le tredicesime ai lavoratori a causa dei ritardi dei pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche.
Molte imprese, secondo quanto sostenuto dall’Anav, sono ricorse all’indebitamento per far fronte alle spese correnti.
Qualche malizioso vede, nei disagi di ieri, una conseguenza del mancato pagamento delle spettanze. Comunque nella stessa giornata qualcosa si è mosso.
In Regione c’è stato un incontro tra le aziende e l’Ente.
Pare si sia trovato un accordo.
La Regione si è impegnata in tempi brevi a saldare almeno il secondo trimestre. Si parla di circa dieci milioni di euro che dovrebbero dare un po’ di respiro alle aziende.
Ma nel computo mancano 2 trimestri (l’indebitamento generale è di 26 milioni di euro) e al momento non si sa quando potranno essere saldati vista la “spada di Damocle” del Patto di stabilità che incombe sulle amministrazioni.
Non resta che attendere gli ulteriori sviluppi.
Intanto non è chiaro se la Sita (nel pomeriggio di ieri pare che la situazione era in via di miglioramento) riuscirà a tamponare l’emergenza per oggi con la sostituzione degli autisti in “stato di malattia”.
Sempre che gli stessi non siano stati “miracolati” e questa mattina possano tornare alle loro mansioni.
g. r.
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