Alluvione, ci sono i fondi ma non i comuni

L’ASSESSORE regionale all’Agricoltura, Nicola Benedetto, convoca i sindaci dei comuni colpiti dall’alluvione per discutere e programmare gli interventi di emergenza dopo lo stanziamento delle relative provvidenze, ma di nove invitati se ne sono presentati solo tre, tra cui Ermelinda Camerini, commissario prefettizio del Comune di Bernalda, il sindaco di Montalbano, Enzo Devincenzis, e quello di Pomarico, Giuseppe Casolaro.

Degli altri, tra cui i primi cittadini di Matera, Montescaglioso, Pisticci, Scanzano Jonico, Policoro e Tursi nessuna traccia.

Eppure sono tutti Comuni beneficiari delle provvidenze previste dal fondo di 10 milioni di euro, istituito con la delibera della Giunta regionale del 13 dicembre scorso per il ripristino della viabilità interpoderale fortemente danneggiata dai fenomeni alluvionali del 6 e 7 ottobre scorsi. L’assessore ha espresso forte rammarico per l’assenza dei rappresentanti di tutte le altre Amministrazioni comunali, «le quali –ha affermato– proprio quando c’è da dimostrare il massimo impegno e la massima celerità negli adempimenti amministrativi e tecnici non si fanno trovare pronti. L’obiettivo che intendo perseguire, attraverso il provvedimento adottato con urgenza – che prevede un Bando (Misura 125 Azione 4  limitatamente ai territori già delimitati dalla Giunta Regionale il 4 dicembre scorso per i quali è stata presentata la richiesta di stato di calamità naturale) –ha spiegato l’assessore Benedetto– è di non ripetere esperienze degli anni passati che hanno registrato forti ed incomprensibili ritardi. La delibera, infatti, è stata definita per dare la possibilità ai Comuni di procedere con la massima celerità in tutte le procedure, erogando sino ad un massimo di 500mila euro a Matera, Pomarico e Tursi e sino a un massimo di 1,5 milioni di euro a tutti gli altri. Dunque, oltre a procedure particolarmente snelle, è stato istituito un fondo per l’Iva per non gravare ulteriormente sulle casse comunali. Ripristinare condizioni di normalità nella rete viaria rurale –ha concluso l’assessore– è la  condizione prioritaria e indispensabile per garantire la prosecuzione dell’attività delle aziende agricole. Per questo continuo a sostenere che è necessario intervenire con una risposta celere ed incisiva  mediante il sostegno di specifici progetti di messa in sicurezza e/o rifunzionalizzazione dimostrando, da parte degli amministratori comunali, la massima attenzione, superando atteggiamenti di sottovalutazione. E’ altresì necessario accedere alle anticipazioni (ovvero il 50%) entro la fine dell’anno».

a.corrado@luedi.it