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POTENZA – Dall’ampliamento del Centro oli dell’Eni di Viggiano alla realizzazione di quello di Total a Corleto Perticara, oltre agli annessi e i connessi di un programma di estrazioni da 50mila barili di petrolio al giorno. Solo che stavolta, al posto della moglie del direttore regionale all’Ambiente, ci sta il figlio del primo cittadino. Per restare in tema di controllori non proprio disinteressati. Più il rampollo di un consigliere regionale della zona, che in realtà è appena diventato consigliere a sua volta, conquistando il seggio lasciato libero dal padre, e poi gli ha ceduto in anticipo d’eredità le sue quote della società.

LA OUTSOURCING SRL

Ci sono anche la moglie del numero 5 dell’impresa che sta realizzando il Centro oli di Corleto, e uno tra i più noti imprenditori attivi in Val d’Agri nell’orbita dell’Eni, tra i soci della Outsourcing srl di Guardia Perticara, una ditta specializzata nei servizi alle imprese.

Non più tardi di 2 settimane fa (l’atto è stato registrato dalla Camera di commercio soltanto la scorsa settimana) anche questa partecipazione è passata dal figlio Vincenzo Robortella al padre Pasquale, consigliere regionale e provinciale uscente. L’altra è stata quella nella Magiovi srl: sempre una ditta di servizi, ma ancora inattiva con sede nello studio di un commercialista, Carmelo Donnoli, proprio affianco al Comune di Corleto.

Su entrambe il più giovane dei membri del nuovo parlamentino lucano si era guardato bene dal fare luce, qualche ora dopo aver accettato la candidatura, negando il consenso alla pubblicazione del suo stato patrimoniale tra gli atti dell’anagrafe degli eletti del padre.

Così prevede la legge a tutela della privacy dei familiari di parlamentari e consiglieri regionali, a cui è riservata la facoltà di “nascondere” i propri beni.

Altra storia per gli eletti in persona, che invece hanno l’obbligo di dichiarare tutto «sul loro onore».

Fatto sta che a ottobre Robortella senior non dichiara partecipazioni societarie. Invece Robortella junior nega il consenso alla pubblicazione delle sue. Poi raccoglie oltre 3mila preferenze che gli permettono di entrare nell’assise di via Verrastro al posto del padre. Infine, a dicembre, gli cede le sue partecipazioni. Cosa che di fatto di qui a tre mesi gli permetterà di non dichiararle, quando l’ex consigliere potrà negare a sua volta il consenso  alla loro pubblicazione.

I SOLITI… SOCI  

Si tratta solo di un banale riassetto degli interessi di famiglia? O piuttosto del tentativo di nascondere affari che potrebbero creare un certo imbarazzo per un consigliere regionale, anzi due?

A guardar bene la compagine della Outsourcing viene da pensare alla seconda possibilità Con tutto il dibattito di questi anni sulla distribuzione dei proventi delle attività estrattive in Basilicata, e i veri e propri scandali esplosi all’ombra delle trivelle.

Basta ricordare che l’ex sindaco del paese affianco a Guardia Perticara, dove ha sede la società, è tuttora a processo per corruzione anche a causa dei suoi interessi in una ditta che mirava alle commesse per la ristorazione dei lavoratori impegnati nello sviluppo del programma di estrazioni nell’area.    

Perciò trovare “attovagliati” nella Outsourcing srl il figlio del sindaco del paese dove sta sorgendo il nuovo Centro oli Total, assieme al padre di un consigliere regionale, e la moglie di un top manager della ditta che sta realizzando l’impianto fa un certo effetto.

LADY SUPERMANAGER

La signora Palma Augusto, infatti, non è altri che la moglie di Sergio Polito, ingegnere  64enne originario di Salerno, una carriera nell’“oil and gas”, tuttora a capo del settore Beni e Servizi di Assomineraria, e dell’Assoil School di Viggiano, l’associazione di 16 imprese del settore che dal 2011 offre percorsi di formazione e riqualificazione per il personale dell’ indotto petrolifero.

Da giugno del 2012 Polito risulta anche amministratore delegato di Met Newen spa e consulente capo per il business upsteam (gli affari legati alle estrazioni di oil e gas, ndr) della controllante Maire Tecnimont spa, che soltanto due mesi prima si era aggiudicata la commessa da 500milioni di euro per la realizzazione del Centro oli Total di Corleto.

Poi c’è la ditta Fratelli Criscuolo di Pasquale Criscuolo, 55enne originario di Polla ma da tempo residente nel comune di Viggiano, descritto con toni entusiastici nella sezione “testimonanze” del sito dell’Eni come «la dimostrazione di come la programmazione e la lungimiranza imprenditoriale possano costituire il vero capitale a disposizione delle aziende che operano nell’indotto petrolifero».

IL PRECEDENTE

Il Quotidiano si è già occupato di entrambi (o meglio di Criscuolo e della signora Polito) a causa di un’altra società, la Med. Ing, costituita circa un anno e mezzo prima del loro ingresso nella Outsourcing, con la moglie del direttore generale all’Ambiente della Regione, Donato Viggiano, insegnante di matematica in un liceo di Pisticci. Una società che nel giro di un anno si sarebbe aggiudicata la «prima commessa importante» nell’ambito dei lavori da 300milioni di euro per l’ampliamento del Centro oli di Viggiano che lo stesso direttore generale aveva contribuito ad autorizzare proprio in quel periodo. Vicenda che è tutt’ora al vaglio degli inquirenti della procura di Potenza che hanno aperto un fascicolo a partire dall’inchiesta condotta sulle colonne di questo giornale.

QUESTIONI DI SANGUE

Basta questo per ragionare sull’opportunità che il giovane Gerardo Fiore, figlio del primo cittadino di Corleto Rosaria Vicino, sia entrato in società con i Robortella, la signora Polito e Criscuolo a marzo di quest’anno?

Potrebbe, ma non è finita. Dato che la stessa Outsourcing nel suo sito internet spiega che il suo “core business”, ossia la realizzazione di un centro servizi nell’area industriale di Guardia Perticara nasce «dopo aver analizzato il programma di investimenti nell’area posto in essere da alcune compagnie petrolifere che prevede la realizzazione di un centro oli in località Tempa Rossa (da cui il nome del progetto) con deposito di stoccaggio del gas nell’area industriale di Guardia Perticara».

Nel mirino, insomma, ci sono proprio i soldi provenienti dalle attività di Total. Ma su queste il sindaco del prossimo capoluogo petrolifero della Valle del Sauro dovrebbe mantenere un ruolo quanto più obiettivo possibile di controllore, per i tanti aspetti di sua competenza: dalle questioni sanitarie a quelle edilizie.

E se dovesse andare male? A marzo, replicando al Quotidiano, Donato Viggiano aveva affermato che la moglie era riuscita a malapena a uscire dalla Med.Ing. conservando il valore della sua quota. Ma né i due Robortella né il giovane Fiore-Vicino sembrano essersi spaventati di fronte alla prospettiva. Riuscirà il primo cittadino a restare terzo e distaccato anche allora, davanti alla delusione di un figlio?

l.amato@luedi.it

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