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POTENZA – Diciamo che non c’è un accordo scritto, o meglio ancora non è stata ufficializzata alcuna firma, ma l’intesa è confermata. Perché la riunione tra Marcello Pittella, il ministro per la coesione territoriale Carlo Trigilia e il consigliere Rocco Vita c’è stata sul serio. L’ordine della discussione era sulla gestione dei fondi per far fronte ai danni provocati dall’alluvione del metapontino. E qualcosa è stato trovato, non briciole ma trenta milioni di euro. Soldi che arrivano dai fondi di sviluppo rurale e quindi destinate a progetti per il rilancio dell’agricoltura in Basilicata. Qualche giorno fa l’assessore all’agricoltura Nicola Bendetto l’aveva chiarito questo problema. A fronte della spesa effettuata fino ad oggi con la programmazione 2007-2013 c’erano ancora 30 milioni di euro che rischiavano di rimanere sospesi e quindi di ritornare indietro. La proposta di Benedetto puntava ad ottenere una proroga di un anno per poter consentire al dipartimento di poter mettere in pratica alcuni progetti e distribuire i fondi, ma adesso potrebbero essere utilizzati direttamente per riparare i danni dell’alluvione. E comunque questa cosa non è la prima volta che accade. In Sardegna, per esempio, è stata fatta la stessa cosa, deviando i finanziamenti a favore di interventi urgenti. Oltretutto, essendo il Metapontino una zona ad alta vocazione agricola non ci sarebbe il rischio o la difficoltà nel spostare l’asse dei finanziamenti. Questo praticamente mettere in condizione di far partire i lavori in un lasso di tempo piuttosto breve. D’altronde le criticità di utilizzo dei fondi le aveva messe nero su bianco anche Giuseppe Eligiato, dell’autorità Fesr 2007/2013, che durante l’ultima riunione del comitato di sorveglianza del 12 dicembre aveva chiaramente espresso che «nonostante la mole di finanziamenti messa a disposizione con decreti per oltre 200 milioni di euro, purtroppo ad oggi la spesa è ridotta. Il rischio reale è quello di restituire a Bruxelles i finanziamenti europei.
Nonostante gli sforzi fatti e il lavoro svolto, i beneficiari non stanno inoltrando domande di pagamento anche a causa di un difficile momento congiunturale che costringe le imprese agricole a limitare e a rallentare gli investimenti approvati. Dobbiamo, inoltre, registrare che anche le amministrazioni pubbliche, nel caso specifico i comuni, evidenziano una capacità di spesa molto limitata come dimostrano i pochissimi interventi completati sul fronte della rete stradale rurale».
Se poi si va a guardare ad una delle “cause” della mancata spesa c’è da fare i conti soprattutto con gli eventi alluvionali che hanno messo in ginocchio l’economia agricola. Dunque c’è da evitare il disimpegno (che oltretutto potrebbe tradursi in un minor gettito per il nuovo ciclo di programmazioni comunitarie 2014/2020. E così la previsione per evitare il blocco starebbe tutta nel preparare la spesa entro la fine di dicembre. In totale ci starebbero 35 milioni di euro, cinque di questi saranno impegnati per le misure di superficie, le restanti sarebbero destinate a tornare indietro. ma l’accordo di Pittella con il governo c’è e quindi si potrebbe praticamente invertire la rotta in poco tempo. Resta un problema: ad oggi alle imprese agricole sui 217 milioni previsti ne sono stati erogati soltanto 111, c’è quindi da velocizzare anche questa pratica, visto che gli agricoltori del Metapontino hanno già dato prova di scarsa sopportazione dopo il disastro subito. Quanto tempo ci vorrà prima di una comunicazione ufficiale ed un primo stanziamento? Per ora bisogna accontentarsi del primo milione stanziato.
v. p.
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