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LAMEZIA TERME – Nuova intimidazione al sindaco di Motta Santa Lucia, l’avvocato Amedeo Colacino. La notte scorsa infatti gli è stata incendiata l’autovettura così come era accaduto tre anni fa. E’ infatti la seconda volta che il sindaco del Comune del Reventino subisce un’intimidazione. Tre anni fa, tra l’altro, quando incendiarono l’auto al sindaco, si verificarono nel piccolo comune diversi altri episodi intimidatori che allarmarono la piccola comunità di Motta Santa Lucia Con l’incendio della notte scorsa all’auto del sindaco quindi c’è preoccupazione che possa tornare il clima di tre anni fa in paese che il giorno prima dell’incendio dell’auto del sindaco aveva festeggiato il suo Santo patrono santa Lucia. Sul caso stanno indagando i carabinieri della stazione di Conflenti. Non ci sono dubbi sulla natura dolosa del gesto.

L’auto del sindaco, un fuoristrada, era parcheggiata nelle vicinanza dell’abitazione del primo cittadino mottese, al centro del paese. L’incendio ha coinvolto un’altra autovettura, una Ford Ka, andata completamente distrutta dalle fiamme così come il fuoristrada del sindaco. E solo per poco le fiamme non hanno causato danni ad altre auto in sosta e alle abitazioni. E il sindaco Colacino, visibilmente provato, si chiede se «ha un senso fare il sindaco in questa dannata terra, che amo alla follia, ma fino a quando? Sto valutando seriamente di gettare la spugna» ha commentato ancora con amarezza Colacino, noto anche per la sua battaglia per portare a Motta Santa Lucia il cranio del brigante Villella attualmente custodito nel museo Lombroso di Torino.

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