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VIBO VALENTIA – Quattro anni e otto mesi a Pasquale Accorinti, due anni e otto mesi a Giuseppe Marchese, un anno e duemila euro di multa per Francesco De Benedetto, cinque anni e ventimila euro di multa per Nicola Zangone, un anno e quattro mesi di reclusione per Saverio Tranfo, dieci mesi e venti giorni per Domenico Pugliese. Queste le condanne inflitte dalla seconda sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Giancarlo Bianchi, consiglieri Gianfranco Grillone e Ippolita Luzzo) nel processo “Cerbero” contro lo spaccio della droga lungo la Costa degli Dei, nel Vibonese. 

I giudici di secondo grado hanno così ritenerminato la sentenza emessa dal gup di Catanzaro il 5 marzo del 2013 (LEGGI) nei confronti degli imputati nei cui confronti erano mosse accuse in materia di narcotraffico e spaccio di stupefacenti, con alcune lievi riduzioni di pena. Il pg Salvatore, all’esito della sua requisitoria, aveva invece richiesto la conferma delle condanne di primo grado. Il processo era scaturito da un’operazione dei carabinieri, risalente all’ottobre del 2011. coordinata dall’allora pm della Dda di Catanzaro Giampaolo Boninsegna, su una centrale dello spaccio attiva a Tropea.

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