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NOVA SIRI – “I have a dream”. Christian Fortunato è un bambino di sei anni che vive ad Hastings (Inghilterra) con un grande sogno: camminare. Non lo ha mai fatto, da quel 19 settembre 2007, il giorno in cui nacque prematuro in una clinica inglese. Quella nascita anticipata portò con sé un tremendo fardello: in linguaggio tecnico si chiama diplegia spastica, una particolare forma di paralisi cerebrale con conseguenze su alcuni nervi essenziali.
Suo padre, Massimo, ha origini lucane: la sua famiglia è di Colobraro. E proprio al suo paese lucano si è rivolto con una bellissima lettera. Gli servono trentamila sterline (quarantamila euro) per rendere possibile quel sogno.
A tanto ammonta il costo di un intervento chirurgico di recente introduzione in Inghilterra, per il quale, però, non c’è ancora il sostegno della Nhs (corrispettivo inglese del nostri Sistema Sanitario).
Quel padre, però, non vuole rinunciare alla speranza. L’intervento è una “selettiva rizotomia dorsale”, chirurgia che consiste nel tagliare i nervi danneggiati della spina dorsale del bimbo.
Salvatore, per ora, quei soldi non li ha. “Siamo nelle primissime fasi di raccolta, abbiamo una montagna da scalare”, ma l’amore per il bene di suo figlio lo ha spinto a chiedere. Anche a migliaia di chilometri da casa. Dove, pur nella crisi, c’è chi si ricorda di lui: una famiglia lontana, una comunità locale viva e capace di solidarietà. E così, grazie anche all’aiuto della Caritas diocesana, si è attivato un movimento per aiutarlo. La solidarietà è partita da Colobraro, ma ora sta andando oltre.
E’ arrivata Nova Siri, per esempio. Qui, domani sera, su iniziativa dell’Inner Wheel di Policoro-Heraclea (associazione di beneficienza da sempre vicina al bisogno), va in scena lo spettacolo teatrale “Tutti siamo stati bambini”, realizzato dal Gruppo Teatrale Giano Teatro per la regia di Maria Adele Popolo. Il contributo volontario degli spettatori (“minimo 2 euro”, si legge sulla locandina) sarà donato alla famiglia di Christian. Sulla scena ci saranno ragazzi poco più che adolescenti, non molto più grandi di Christian. Reciteranno per lui. Per il suo sogno.
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