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Nove squadre di tecnici regionali «saranno presto a disposizione dei Comuni lucani interessati dall’evento alluvionale dei primi giorni di dicembre».
La Regione Basilicata «che attiva le squadre in collaborazione con l’Autorità di Bacino e con l’Ordine Regionale dei Geologi di Basilicata» prova a rispondere così alle oltre 50 richieste pervenute al dipartimento regionale Infrastrutture da parte dei Comuni. I tecnici saranno impegnati a verificare le situazioni critiche nel territorio di competenza.
L’assessore regionale alle infrastrutture, Luca Braia, ha spiegato che «le maggiori criticità oltre che le opere idrauliche e le infrastrutture viarie, interessano anche numerose frane che a causa delle abbondanti piogge dei giorni scorsi si sono attivate o riattivate nel territorio regionale. Alle richieste che pervengono dai Comuni intendiamo dare immediata risposta e pertanto, grazie alla disponibilità di tecnici fornita sia dall’Autorità di Bacino che dall’ordine regionale dei geologi della Basilicata, sono state attivate nove squadre di tecnici che, nel corso della prossima settimana – ha concluso l’assessore – daranno riscontro a tutte le richieste di sopralluogo».
Nel frattempo a Montescaglioso è tornata la piena erogazione di gas e luce elettrica, dopo i danni procurati nei giorni scorsi da una frana estesa per oltre un chilometro in contrada “Cinque bocche”. Sono poi cominciati gli interventi di messa in sicurezza – ha spiegao il sindaco Giuseppe Selvaggi – concordati nel corso di sopralluoghi e riunione tecniche con enti, amministratori ed esperti del settore.
Le azioni in corso stanno riguardando il prelievo delle acque presenti in “laghi” e pozzi, con l’intervento dei Vigili del Fuoco e la definizione di percorsi per incanalare le acque ”bianche”.
Prosegue inoltre l’installazione di misuratori per la staticità dell’area anche in relazione a studi in corso del Cnr. Sono cominciati, con estrema cautela, gli interventi per la eliminazione di detriti e di altri ostacoli che impediscono l’accesso a capannoni e opifici per recuperare merci e attrezzature, «per non aggravare ulteriormente la situazione degli imprenditori, verso i quali sono allo studio soluzioni alternative».
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