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REGGIO CALABRIA – E’ un’emergenza nell’emergenza quella che è scattata nel mar Ionio calabrese: mentre tutto il versante orientale della regione è flagellato dal ciclone Nettuno, che sta causando ingenti danni e numerose difficolt, un barcone di immigrati è stato avvistato mentre si stava avvicinando a fatica alle coste calabresi. L’allarme è scattato nella notte dopo un rilevamento Gps, ma a causa del mare grosso le motovedette che erano partite da tutto il versante ionico calabrese non sono riuscite a raggiungere l’imbarcazione. Solo in mattinata si è riusciti a perfezionare la localizzazione: la barca è stata individuata mentre si trovava in difficoltà a 80 miglia al largo di Capo Spartivento, nel Reggino. A bordo, secondo i riscontri, circa 120 persone. Tra loro anche donne e bambini.
Le condizioni del mare, segnalate a forza 7-8, e il vento che soffia ad oltre 50 nodi hanno complicato le operazioni di salvataggio. Mezzi aerei stanno vigilando in attesa che una motonave riesca ad avvicinarsi in condizioni di sicurezza. Impossibile far giungere mezzi navali più piccoli a causa delle onde e le imbarcazioni più grosse, avvicinandosi con queste condizioni meteo, possono mettere a rischio il natante dei migranti. Una motovedetta partita da Roccella ha dovuto far ritorno in porto.
Anche la fregata Grecale della Marina Militare – attiva nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum – si sta dirigendo a prestare soccorso. E da Gallipoli, Messina e Siracusa, sono partiti mezzi aerei e navali della Guardia Costiera e della Marina Militari. Il barcone, alla deriva per un guasto al motore, è stato già avvicinato da una nave mercantile fatta convergere sul posto dalla Capitaneria di Porto. La grossa nave è a ridosso del barcone, tentando di proteggerlo dalle onde più grosse. Le condizioni meteo-marine rendono difficile prestare soccorso, probabilmente si dovrà attendere lunedì.
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