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L’Arpacal ha invitato i cittadini a porre la massima attenzione nello svolgimento delle attività quotidiane, in particolare con quelle che dovessero interferire con situazioni di rischio (sottopassi, aree in frana, scantinati).
Nella mappa diffusa dall’Arpacal sono state evidenziate le zone di criticità elevata e con rischio idraulico (GUARDA LA MAPPA). In questo contesto, la Provincia di Catanzaro ha predisposto una task-force per fronteggiare lo stato d’allerta. Su indicazione della Protezione Civile il commissario Wanda Ferro ha dato mandato agli uffici di organizzare una struttura operativa mirata ad intervenire nel caso in cui l’allerta delle ultime ore dovesse trovare conferma. Il Dipartimento regionale della Protezione civile, invece, ha sollecitato i Comuni ad attivare i Centri operativi comunali (Coc), considerata anche la concomitante chiusura degli uffici pubblici per il fine settimana.
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L’ALLARME SU AREE GIA’ IN DIFFICOLTA’ – Molte le scuole chiuse per l’emergenza. In particolare, il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, ha disposto la chiusura di tutti gli istituti scolastici della città per domani. A Catanzaro il sindaco Sergio Abramo è andato anche oltre disponendo la chiusura sia per domani che per lunedì 2 dicembre, e fino a nuova disposizione. Non si vogliono creare allarmismi, ma l’invito è quello di non muoversi da casa nella notte tra sabato e domenica, previsto come momento più critico. Abramo invita i giovani a non passare fuori casa il sabato notte. Allerta anche per le imbarcazioni pescherecce ormeggiate nel porto della città. Il primo cittadino ha anche disposto, dalle 14 di sabato e fino a nuove disposizioni, la chiusura di tutti gli impianti sportivi di Catanzaro. Scuole chiuse anche a Reggio Calabria, ma analoghi provvedimenti si stanno adottando in moltissimi comuni della Calabria.
ANCORA DISAGI PER L’ACQUA A CATANZARO – Nel frattempo, sempre a Catanzaro continuano le difficolta nell’approvigionamento idrico. I disagi che alcuni quartieri ancora avvertono sono determinati dalla ridotta portata dell’acquedotto del Santa Domenica. Rispetto alla quantità standard di 450 litri/secondo, ne vengono erogati solo 310, per cui il quantitativo di acqua risulta non sufficiente a ricostituire in tempi brevi le riserve di tutti i serbatoi. A soffrire maggiormente sono alcune zone (Gagliano-Mater Domini, San Leonardo, Samà, Sala) e soprattutto i piani alti. L’ufficio acquedotti del Comune sta operando continue manovre per ricostituire le riserve dei vari serbatoi serviti dal Santa Domenica (Madonna dei Cieli, Stretto Cappuccini, Siano 1 e Siano 2). La situazione è dunque legata all’evoluzione del funzionamento dell’impianto di potabilizzazione di Santa Domenica, più volte danneggiato dall’alluvione del 19 novembre scorso. La Sorical sta evitando di azionare le pompe che porterebbero il quantitativo di acqua a 450 litri/secondo nel timore che le continue sollecitazioni possano produrre nuove interruzioni alla conduttura. L’ufficio acquedotti del Comune sta valutando l’ipotesi di favorire la ricostituzione delle riserve nei vari serbatoi con un calendario di interruzioni programmate dell’erogazione limitate ad alcune ore pomeridiane o notturne.
CHIUSO IL CANALE DI SIBARI – Sempre a cuasa del Maltempo si registra a Sibari l’interdizione della navigazione all’interno del Canale degli Stombi a causa delle recenti mareggiate che hanno provocato l’insabbiamento della foce del canale dei laghi di Sibari. Mancano, infatti, le condizioni di sicurezza per la navigazione di qualsiasi natante o imbarcazione.
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