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CROTONE – La polizia ha arrestato stamani e posto ai domiciliari due giovani accusati di essersi resi responsabili degli incidenti accaduti il 7 ottobre scorso a Crotone dopo l’incontro tra la locale squadra di calcio e la Reggina, valido per il campionato di serie B. 

I provvedimenti, emessi dal gip di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica, sono stati eseguiti dalla Digos della Questura, che ha anche notificato due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Le quattro persone, nei confronti delle quali sono state emesse le misure cautelari, si sarebbero rese responsabili di un pestaggio ai danni di tifosi della Reggina venuti a Crotone al seguito della squadra. L’incontro, tra l’altro, fu vinto dal Crotone.

Un vero e proprio accordo criminoso, secondo gli inquirenti, tra tifosi del Crotone e del Cosenza per mettere in atto un’aggressione estremamente violenta. E’ quanto è emerso dalle indagini della polizia che ha tratto in arresto due tifosi del Crotone, Giovanni Mancini e Pasquale Folino, entrambi di 29 anni. A carico di Mancini e Folino è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip di Crotone, Michele Ciociola, su richiesta del pm Francesco Carluccio. I due sono incensurati, anche se nei loro confronti era stato già emesso un provvedimento di Daspo. I due obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria sono stati emessi dal gip Ciociola nei confronti di un altro tifoso del Crotone, F.F., di 20 anni, e di un sostenitore del Cosenza, P.A. (34), che si era recato nella città jonica a Crotone per seguire l’incontro tra la formazione rossoblu e la Reggina. I tifosi della Reggina sono stati seguiti, secondo quanto è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa, per quasi 40 chilometri fino a Steccato di Cutro, lungo la statale 106 jonica. L’aggressione è avvenuta nel momento in cui i sostenitori amaranto si erano fermati per soddisfare un bisogno fisiologico. 

A salvare i quattro giovani di Reggio Calabria è stato il proprietario di un ristorante nei pressi dell’area di sosta, che ha acceso le luci ed ha urlato dopo essersi affacciato al balcone di casa. 
“Si tratta di un’operazione importante – ha detto il procuratore della Repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta – perchè dimostra che lo Stato, grazie al lavoro in sinergia, sa dare risposte efficaci. Le persone che hanno compiuto questa aggressione violenta e barbara, comunque, non sono veri tifosi del Crotone. Col loro comportamento hanno macchiato una tifoseria che, invece, ha dimostrato in questi anni una certa maturità”. Secondo il questore di Crotone, Luigi Botte, gli “arresti rappresentano un importante deterrente perchè significa che non trascuriamo eventi che possono essere prodromici a fatti ben più gravi. Dobbiamo essere consapevoli che fare servizio di ordine pubblico non significa più guardare al proprio orticello, ma richiede un’ampia attività informativa. Questo perchè abbiamo a che fare con delinquenti che premeditano le aggressioni”.
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