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QUOTIDIANAMENTE, gli organi di informazione ci danno un quadro dei cambiamenti e degli avvenimenti del nostro mondo. Un ruolo insostituibile e prezioso, perché un punto di vista terzo ci aiuta a meglio comprendere la realtà in cui viviamo.

Al tempo stesso, però, i singoli organi di stampa e il sistema dell’informazione nel suo complesso, in quanto parte del nostro mondo, sono pure sottoposti a cambiamenti ed evoluzioni la cui comprensione è indispensabile non solo per avere contezza di queste realtà, ma anche per meglio decodificarne il messaggio o, meglio ancora, il quadro di insieme dato dall’intero sistema dell’informazione.

Il dato noto ai più è che in Basilicata il sistema è debole.

È debole perché manca la massa critica di lettori-ascoltatori-spettatori potenziali, per il basso numero di abitanti della Regione se paragonato ad altre realtà;

È debole, ancora, per indici di lettura bassi e per un’offerta radiotelevisiva fortemente condizionata dall’orografia.

È debole, ancora, per la debolezza del tessuto economico in cui si inserisce, che non può fornire i sostegni necessari sotto forma di mercato pubblicitario.

Ma oltre a questi dati, abbiamo ritenuto necessario procedere a una ricerca più approfondita, che non solo fotografasse la situazione a distanza di 10 anni dalla precedente analisi fatta sempre dal Formedia, ma si ponesse anche come base di osservazione per ogni eventuale azione da compiere. E il risultato ha ripagato le nostre aspettative, fornendo, accanto a risultati attesi, altri per certi versi sorprendenti e che ora potranno diventare patrimonio comune.

*Corecom Basilicata

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