Catanzaro, 26 nov. – L’assessore regionale ai lavori pubblici Giuseppe Gentile ha comunicato che nella prossima seduta di Giunta si darà il via libera ai Progetti Conoscenza riguardanti la realizzazione degli interventi di ingegnerizzazione delle reti idriche urbane nei cinque capoluoghi di provincia. L’accordo di programma, ovvero lo strumento che apre la strada a una intensa attività di confronto e collaborazione tra la Regione e i Comuni, con la Regione che, attraverso il Dipartimento, assume il ruolo specifico di regista delle operazioni, nonchè con gli altri soggetti competenti nella riorganizzazione del servizio idrico, è stato illustrato dall’assessore Gentile coadiuvato dai tecnici dei Dipartimenti regionali lavori pubblici e infrastrutture. Al centro del confronto – informa un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – la questione delle perdite di rete che sarà trattata sotto il duplice profilo infrastrutturale e amministrativo mediante il finanziamento di interventi mirati di riparazione e sostituzione di condotte e di attività di contenuto ingegneristico di modellazione e calibrazione delle reti e di censimento/accertamento delle utenze. Ed è proprio il funzionamento equilibrato delle reti idriche, conseguito a valle di una puntuale attività di conoscenza, l’obiettivo principale su cui si è concentrata la programmazione del Dipartimento regionale lavori pubblici, che si prefigge di incidere sugli elementi di aleatorietà e criticità che finora non hanno consentito l’avvio della gestione unitaria a livello di circoscritti ambiti territoriali (Ato). (AGI)
(AGI) – Catanzaro, 26 nov. – “Le notevoli indeterminazioni – ha affermato l’assessore Gentile – che ancora oggi sussistono sui percorsi e sugli sviluppi delle reti idriche urbane, sulla consistenza dei volumi erogati e sul numero delle utenze attive sono gli elementi che a nostro avviso hanno frenato il processo di riforma del settore che, per come avvenuto in altre realtà territoriali, avrebbe dovuto fare partire sul territorio regionale, già da molto tempo l’industria dell’acqua. Oggi – ha spiegato l’esponente della Giunta regionale – ci troviamo ad operare in un settore fortemente destabilizzato con i Comuni che non riescono a riquadrare le gestioni e, di converso, hanno difficoltà a reperire perfino le risorse per fare fronte ai costi vivi del servizio, quali, ad esempio, la fornitura dell’acqua all’ingrosso acquistata dalla SoRiCal, ovvero al servizio di depurazione, quest’ultimo specifico segmento del servizio idrico. L’intero sistema – ha specificato Gentile – è fortemente minato da questa sostanziale instabilità e noi siamo intervenuti sia sul fronte dell’assetto istituzionale, con lo proposizione di un disegno di legge organico di riforma sia, con l’iniziativa che sarà licenziata dalla Giunta, sul fronte delle variabili che riteniamo maggiormente critiche per lo sostenibilità del servizio. E’ un’iniziativa fortemente innovativa – ha sottolineato ancora l’assessore ai lavori pubblici – che porta avanti in simultanea attività di studio altamente specialistiche sull’assetto delle reti ed interventi strutturali di riequilibrio del funzionamento di rete. In grande evidenza è tenuta. Inoltre, la questione del gap tra volumi immessi in rete e volumi erogati all’utenza, vero e proprio nervo scoperto delle gestioni calabresi. Ci siamo rifatti a metodiche già sperimentate in altri ambiti territoriali dai soggetti incaricati della gestione del servizio e confidiamo che i risultati che conseguiremo conferiranno al servizio idrico calabrese requisiti di maggiore affidabilità e stabilità, indispensabili per gettare le basi di una gestione sostenibile”. (AGI)
(AGI) – Catanzaro, 26 nov. – “Intendiamo, pertanto, applicare il modello che abbiamo costruito su ambiti progressivamente più estesi del territorio regionale, partendo dai cinque Comuni capoluogo nei quali si registrano i volumi persi di consistenza maggiore. Abbiamo voluto mantenere in capo alla Regione le fila del ragionamento complessivo – ha infine rimarcato Gentile – anche se ora è arrivato il momento di intensificare la collaborazione con i Comuni titolari del servizio e destinatari dell’iniziativa, con i quali stipuleremo gli Accordi di programma necessari per il concreto avvio delle attività”. In questi mesi la struttura regionale del Dipartimento lavori pubblici si è ampiamente confrontati con i tecnici comunali sui dettagli tecnici degli interventi, concordando le linee di azione. Ora si è giunti ad una sintesi ed il percorso avviato proseguirà in stretta sinergia tra uffici regionali e comunali, con il supporto dei soggetti gestori già attivi. Si partirà quindi con la sottoscrizione degli Accordi di programma tra Regione, Comuni e soggetti gestori, a base dei quali sono assunti reciproci impegni ed obblighi riguardo il conseguimento dell’obiettivo comune di completare le attività entro il mese di dicembre 2015. Si procederà, quindi, con l’avvio delle gare dei cinque progetti nei Comuni di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, che saranno portate avanti dalla Stazione Unica Appaltante regionale, per un impegno complessivo di oltre 38 milioni di euro così suddiviso: Catanzaro 8.091.677,57 euro; Cosenza 9.821.950,00 euro; Reggio Calabria 13.026.433,96 euro; Crotone 3.935.970,00 euro; Vibo Valentia 3.415.582,00 euro.
LA lunga crisi di Catanzaro, con lo stop all’erogazione dell’acqua causato prima dal maltempo e poi da un guasto dell’impianto, potrebbe essere definita la goccia che ha fatto traboccare il vaso, se non fosse che in questo caso di gocce ne cadono poche. La rete idrica calabrese è un colabrodo, tanto che un recente studio di Cittadinanzattiva qantifica nel 40 per cento la portata d’acqua che si perde prima di arrivare ai rubinetti delle case (LEGGI). E nel pieno del ciclone mediatico, l’assessore regionale ai lavori pubblici Pino Gentile ha comunicato che nella prossima seduta di giunta si darà il via libera ai “progetti conoscenza” preliminare agli interventi di ingegnerizzazione delle reti idriche urbane nei cinque capoluoghi di provincia.
Sarà il dipartimento lavori pubblici e infrastrutture a gestire le operazioni che coinvolgeranno gli enti locali. Al centro del confronto la questione delle perdite di rete che sarà trattata sotto il duplice profilo infrastrutturale e amministrativo. Il percorso proseguirà in sinergia tra uffici regionali e comunali, con il supporto dei soggetti gestori già attivi. Si partirà quindi con la sottoscrizione degli accordi di programma tra Regione, Comuni e soggetti gestori, con l’obiettivo di completare tutti i lavori entro il mese di dicembre 2015. Le gare dei cinque progetti nei Comuni di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, che saranno portate avanti dalla Stazione Unica Appaltante regionale, per un impegno complessivo di oltre 38 milioni di euro così suddiviso: Catanzaro 8.091.677,57 euro; Cosenza 9.821.950 euro; Reggio Calabria 13.026.433,96 euro; Crotone 3.935.970,00 euro; Vibo Valentia 3.415.582 euro.
«Ci troviamo ad operare – ha dichiarato Pino Gentile – in un settore fortemente destabilizzato con i Comuni che non riescono a riquadrare le gestioni e, di converso, hanno difficoltà a reperire perfino le risorse per fare fronte ai costi vivi del servizio, quali, ad esempio, la fornitura dell’acqua all’ingrosso acquistata dalla Sorical, ovvero al servizio di depurazione, quest’ultimo specifico segmento del servizio idrico». Secondo Gentile l’intervento che partirà è «un’iniziativa fortemente innovativa che porta avanti in simultanea attività di studio altamente specialistiche sull’assetto delle reti ed interventi strutturali di riequilibrio del funzionamento di rete. In grande evidenza è tenuta, inoltre, la questione del gap tra volumi immessi in rete e volumi erogati all’utenza, vero e proprio nervo scoperto delle gestioni calabresi. Ci siamo rifatti a metodiche già sperimentate in altri ambiti territoriali dai soggetti incaricati della gestione del servizio e confidiamo che i risultati che conseguiremo conferiranno al servizio idrico calabrese requisiti di maggiore affidabilità e stabilità, indispensabili per gettare le basi di una gestione sostenibile».