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IL gran cerimoniere Roberto Linzalone è riuscito nel suo intento: riportare indietro le lancette della memoria popolare della città che deve al pane il suo sviluppo fisico e intellettuale.
La mattinata dedicata al Pane universale Matera capitale, promossa dal Comune e dalla Soprintendenza ai Beni artistici, storici ed etnoantropologici della Basilicata, ha riannodato l cordone ombelicale della città con il suo passato, come pochi giorni fa aveva ricordato proprio il sindaco Salvatore Adduce parlando al consiglio comunale riunito in seduta solenne.
L’assalto al pane che si è svolto ieri in piazzetta Pascoli dopo un percorso suggestivo su un carro scortato dai Cavalieri della Bruna, ha concluso una “cerimonia” del tutto unico che unendo i canoni della festa della Bruna, con assalto finale al Carro trionfale, ha entusiasmato i materani pronti ad accaparrarsi un pezzo della forma lunga 4 metri e pesante 60 chili.
Come veri e propri trofei, i pezzi di pane sono stati esibiti da chi, nella calca mattutina, riusciva ad avvicinarsi al carro che aveva trasportato il succulento manufatto preparato dal panificio Cifarelli (i titolari sono nella foto in alto con Roberto Linzalone e la Soprintendentete n Marta Ragozzino).
Ad attendere il corteo c’erano anche gli studenti dell’istituto Alberghiero Turi che hanno allestito uno spazio per degustazioni.
Intorno il clima della festa domenicale che ha fornito il giusto contorno ad una iniziativa che celebrava l’inserimento di Matera nella short list delle città che concorrono al titolo di capitale europea della Cultura nel 2019 e il ventennale dell’iscrizione nell’Unesco.
In un filo rosso che lega passato, presente e futuro, Matera ha saputo e voluto dare spazio ad una delle sue risorse più antiche ed apprezzate con una iniziativa che Roberto Linzalone ha coniugato con lo sguardo storico senza retorica.
Pane al pane, insomma.
a.ciervo@luedi.it
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