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CATANZARO – Torna l’acqua a Catanzaro dopo quattro giorni di blocco. Ci sono volute 96 ore ma alla fine è ripartito nella notte, infatti, l’impianto di potabilizzazione di Santa Domenica che serve buona parte della città. Le squadre della Sorical, la società che gestisce le risorse idriche della regione, “hanno completato intorno a mezzanotte – riferisce una nota dell’ufficio stampa del Comune – il difficilissimo lavoro di saldatura delle nuove condotte ed hanno lanciato l’acqua verso l’impianto per il trattamento. Alle 4,30, è partita la primissima erogazione verso il sistema idrico del capoluogo”.
“Le varie fasi delle complesse operazioni – è detto ancora nel comunicato – sono state costantemente seguite dal sindaco, Sergio Abramo, che si è tenuto in stretto collegamento telefonico con i responsabili della Sorical. La stessa Sorical e il Comune mantengono un cauto ottimismo sulla normalizzazione del servizio. Se non interverranno nuovi inconvenienti, eventualità che al momento viene esclusa, i serbatoi serviti dal Santa Domenica potrebbero riempirsi già nella tarda mattinata e consentire, quindi, l’erogazione alle abitazioni. Nelle prossime ore il quadro sarà più chiaro”.
Il lungo disservizio ha, però, portato la Procura di Catanzaro ad aprire un fascicolo di inchiesta sull’accaduto. Il procedimento è attualmente contro ignoti per verificare la sussistenza di eventuali responsabilità a carico di chi ha contribuito a far scoppiare un’emergenza senza precedenti. Nelle carte destinate ad approdare al vaglio del procuratore aggiunto, Giuseppe Borrelli, e del sostituto procuratore, Domenico Guarascio, i nomi già non mancano. E gravi ipotesi di reato si potrebbero profilare per chi non ha garantito un’adeguata manutenzione dell’acquedotto, vertici della Sorical compresi. Anche il Codacons si era rivolto ai magistrati di Catanzaro per chiedere di fare chiarezza.
Quattro giorni senz’acqua. Novantasei ore di rubinetti a secco. Il tutto a causa dei danni provocati dall’alluvione all’impianto idrico di Santa Domenica che serve gran parte della città. (LEGGI LE POLEMICHE E LE DENUNCE). Non è bastato riparare, in condizioni di estrema difficoltà, il tratto di condotta alimentatrice che porta l’acqua dal fiume Alli alle vasche di accumulo. I tecnici della Sorical, concluse le operazioni di saldatura dei tubi (operazione che ha comportato anche la deviazione del letto del fiume), hanno provato a “lanciare” l’acqua verso l’impianto di potabilizzazione, ma senza successo.
Certo, da parte di Sorical e del Comune si evidenzia che il danno era particolarmente serio e che, cosa ancora più complessa, si è dovuto lavorare in maniera proibitiva, al punto che alcune attrezzature sono state portate sul posto con l’intervento di un elicottero della protezione civile.
Restano i disagi. Lunghi e complessi. Con circa 30mila persone rimaste senza un bene primario per troppo tempo. Ed è per questo che occorrerà chiarire ogni aspetto di questa vicenda. (sa.pu.)
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