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POTENZA – Le prove finali della selezione per un posto da addetto amministrativo all’Unibas «sono rinviate a data da destinare». Quelle per altri 2 posti di elevata professionalità – invece – dovrebbero svolgersi comunque, non appena saranno noti i risultati degli scritti. Nonostante le dimissioni del presidente della commissione, finito nel mirino del “corvo” dell’ateneo, dato che la figlia risulta tra i candidati rimasti a contendersi il primo dei posti a concorso.
E’ quanto ha stabilito il direttore generale dell’Università della Basilicata Lorenzo Bochicchio.
Ieri mattina infatti, con una nota pubblicata anche nell’area dedicata ai bandi di reclutamento dell’ateneo lucano, sono stati rinviati gli scritti previsti per lunedì e martedì mattina nell’ambito del concorso per un contratto a tempo pienodi durata indeterminata da impiegato di categoria D nell’area amministrativa-gestionale dell’ente.
A causare lo slittamento delle selezioni sembra che sia stata la difficoltà di reperire due nuovi commissari dopo le dimissioni di Gaetano Telesio e Monica Facchiano, giusto una decina di giorni fa.
Telesio e Facchiano, direttore generale e dirigente dell’Università del Sannio avevano deciso di fare un passo indietro sulla scorta delle perplessità mostrate da Bochicchio sui criteri fin troppo selettivi adottati, oltre a generiche questioni di «opportunità e legittimità» delle procedure. Poi c’era stato lo scandalo per alcuni esposti anonimi recapitati nelle redazioni di varie testate d’informazione locale (incluso il Quotidiano) dopo la pubblicazione degli esiti della pre-selezione per cui da poco meno di 200 candidati si era passati a 5, dove si denunciava un intreccio di interessi inestricabile fatto di commissioni e raccomandazioni incrociate.
La circostanza che tra questi 5 ci fosse un collaboratore precario dell’Università del Sannio avrebbe suggerito ai 2 commissari di rinunciare all’incarico. «Per non mettere in imbarazzo nessuno» piuttosto che ragioni di incompatibilità. Ha spiegato Telesio al Quotidiano della Basilicata. Ma c’è dell’altro.
Sempre tra i 5 pre-selezionati per quel posto di addetto amministrativo un altro candidato aveva attirato le attenzioni del “corvo” dell’ateneo, in quanto imparentato col presidente delle commissioni d’esame incaricate di altri due concorsi Unibas nell’area amministrativo-gestionale. Si tratta di quello per un posto di elevata professionalità «da preporre alla gestione del personale tecnico-amministrativo e docente», e quello per un altro posto «da preporre allo svolgimento di funzioni in materia di affari generali e legali».
Vero? Falso? Nei giorni scorsi il Quotidiano ha cercato in maniera inistente di contattare la dottoressa Angela Maria Lacaita, direttore generale dell’Università di Perugia, per sapere se quanto affermato fosse reale. Eppure non c’è stato nulla da fare. Né sono arrivate delle smentite a quanto scritto nei giorni scorsi.
Ieri, infine, due note distinte a firma del direttore dell’Unibas Bochicchio in cui prende atto delle dimissioni della dottoressa Lacaita «rassegnate con nota del 18 novembre 2013, acquisita agli atti con prot. l6l26Nlll4 del 22 novembre». I motivi alla loro base non vengono indicati.
Come nuovo presidente delle commissioni “decapitate” è stato designato Agostino Meale, professore di diritto amministrativo dell’Università degli Studi di Bari.
l.amato@luedi.it
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