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COSENZA – La discarica di Pianopoli è fuori uso per la frana, ma l’emergenza rifiuti in città per una volta è calmierata. Merito della raccolta differenziata, sottolineano il sindaco Mario Occhiuto e il direttore generale di Ecologia Oggi, Rita Scalise. Perché se la percentuale media della città è del 37/40 %, significa che ogni giorno si producono circa quaranta tonnellate in meno di rifiuti destinati alla discarica. Dati significativi, se si considera che la media regionale si attesta sotto il 10 per cento e che al momento il servizio copre due terzi della città, con circa 18 mila famiglie. I risultati, nel dettaglio, variano da quartiere a quartiere. Il centro cittadino (per intenderci, viale della Repubblica e dintorni) è il più virtuoso: le percentuali di raccolta differenziata superano il 70 per cento, grazie anche al nuovo metodo introdotto dopo la rinegoziazione dell’appalto, che prevede la consegna alle famiglie dei secchielli e non più delle sole buste, con i bidoni condominiali. A Donnici e nelle frazioni, pioniere della differenziata porta a porta nell’ottobre del 2011, le percentuali si attestano tra il 50 e il 60 %. Su via Popilia e viale Mancini si arriva al 40 per cento. Il centro storico è la bestia nera, perché qui il porta a porta non è mai decollato e le mini discariche abusive lo dimostrano. Ecologia Oggi inizierà daccapo qui, così come negli altri quartieri serviti con le buste. 

Prima, però, la differenziata raggiungerà il resto della città. Dal 26 novembre inizierà la distribuzione dei kit (e la sparizione dei cassonetti) su via Panebianco e Città 2000 ed entro un mese il progetto sarà completato nel resto della città. La strada della differenziata, però, è piena di ostacoli. Le resistenze delle grandi utenze (come ospedali e cliniche) sono un esempio. Il sindaco Occhiuto è pronto a scrivere ai manager, ora, per invocare attenzione. Le difficoltà non mancano neppure nel centro virtuoso: lungo via Roma e via Caloprese c’è chi prova ad aggirare la differenziata ficcando i sacchetti anche nei cestini getta carta o abbandonandoli all’esterno. Disagi “necessari” e prevedibili, dice il Conai (Consorzio nazionale imballaggi), nei primi mesi d’avvio del porta a porta. Ma da stroncare subito. Si cercherà di rimediare con alcuni accorgimenti, come le rastrelliere per depositare i secchielli o con alcune mini isole ecologiche su via Popilia. Alla fine, però, là dove non arriva il senso civico potrebbe farcela il timore delle multe. Il sindaco ha costituito un nucleo di polizia ecologica, formato da sei vigili, che controllerà le zone sensibili e le presidierà anche con l’utilizzo di telecamere. 
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