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POTENZA – Ridare “fiato” ai lavoratori e ai pensionati lucani, in modo da diminuire la pressione fiscale e rilanciare la domanda interna, in relazione al fatto che l’84 per cento delle imprese della Basilicata “vive” dei consumi locali: è una delle richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil nell’ambito dello sciopero di quattro ore organizzato per protestare contro la legge di Stabilità.
I sindacati hanno organizzato a Potenza e a Matera dei presidi davanti alle prefetture. Vi sono temi “che non possono essere dimenticati dal governo”, hanno spiegato i segretari lucani di Cgil, Cisl e Uil, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, come “la defiscalizzazione delle buste paga, la rivalutazione delle pensioni e l’efficienza della spesa pubblica”. Per reperire le risorse, i sindacati hanno proposto la tassazione delle rendite patrimoniali elevate, un nuovo sistema di catasto e una reale battaglia agli sprechi della politica”.
Ci sono poi questioni anche specificatamente lucane nella ”piattaforma” sindacale, che riguardano “la vertenza Basilicata” e le estrazioni petrolifere: “Non escludiamo – hanno concluso i tre segretari – che allo sciopero di quattro ore indetto oggi ne possa seguire uno di otto ore entro la fine del 2013 che riguarderà proprio la vicenda ‘lavorò in Basilicata e il sostegno all’economia locale legato ai proventi del petrolio, temi sui quali la politica in questo momento è assente”. (ANSA)
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