1 minuto per la lettura
DUE calabresi sono stati fermati nell’inchiesta sull’omicidio di Antonio Leporace, 45 anni, di Manfredonia residente in Lombardia, brutalmente ucciso giovedì sera a Sant’Andrea di Torrile, in provincia di Parma. Secondo quanto rivela la Gazzetta di Parma si tratta di due uomini di Cutro, in provincia di Crotone, dall’età compresa tra i 40 ed i 45 anni, residenti in Lombardia. Avrebbero negato responsabilità, ma sui loro vestiti sarebbero state trovate tracce di sangue della vittima.
L’omicidio di Leporace è stato particolarmente violento. L’uomo è stato colpito a calci e pugni tanto da sfigurargli il viso e alla fine lo hanno anche investito con un’auto. Il cadavere dell’uomo è stato ritrovato riverso fra i cespugli sull’argine di un torrente. A scorgere in mezzo alla vegetazione il corpo è stato questa mattina attorno alle 7 un residente della zona che stava facendo una passeggiata con il cane, poi è toccato al custode di una chiesa, distante solo pochi metri dal luogo del ritrovamento, dare l’allarme alle forze dell’ordine. Leporace, al momento del ritrovamento, non aveva con sè documenti e cellulare e, oltre alle profonde ferite sul viso che hanno reso particolarmente complessa l’identificazione, aveva anche i pantaloni abbassati.
Leporace aveva diversi precedenti penali, in particolare legati al mondo della droga. Quattro mesi fa aveva saldato il suo ultimo debito con la giustizia ed era uscito dal carcere ma, probabilmente, aveva continuato ad avere legami con la malavita che gestisce il traffico della droga nell’area milanese, forse con ramificazioni anche in terra emiliana.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA