Il giallo di Simona Riso: lividi e torace sfondato sul corpo della giovane vibonese morta a Roma

SI svolgeranno domenica mattina a San Calogero i funerali di Simona Riso, la 28enne deceduta a Roma mercoledì scorso, la cui morte è avvolta da un alone di mistero. I carabinieri agli ordini del capitano Ivan Riccio, coordinati dal pm capitolino Attilio Pisani, continuano a sentire persone informate sui fatti e, dopo l’esame autoptico eseguito ieri dal medico legale Giorgio Bolino, attendono per la prossima settimana l’esito dell’esame tossicologico. La giovane, soccorsa nelle prime ore della mattina di mercoledì, agonizzante, nel giardino vicino la sua casa di via Urbisaglia, aveva detto ai medici «sono stata violentata». L’autopsia ha però escluso la violenza sessuale, indicando la morte come conseguenza dei politraumi e delle fratture multiple riportate al bacino e al torace, che provocando la lesione ad un polmone le avrebbero causato una fatale insufficienza respiratoria. Gli inquirenti intendono verificare la compatibilità delle ferite con una caduta o, in alternativa, con un’aggressione. 

L’inchiesta della Procura di Roma, che parte da un’ipotesi di omicidio colposo, intende chiarire principalmente le eventuali responsabilità del presidio ospedaliero San Giovanni nelle cure prestate alla paziente. Secondo i familiari, che escludono l’ipotesi della caduta come conseguenza di un tentativo di suicidio, Simona sarebbe stata brutalmente aggredita da qualcuno che conosceva le sue abitudini, un rapinatore, uno stupratore o uno spasimante respinto. Al contempo hanno ribadito che la stessa si fosse lasciata alle spalle un passato segnato da depressione ed anoressia.

 Fonti investigative evidenziano che Simona fosse una ragazza assolutamente seria, lontana da eccessi, e, negli ultimi tempi, anche serena. Sulla vicenda la deputata del Movimento Cinque Stelle Dalila Nesci ha annunciato un’interrogazione parlamentare, mentre in seguito alla presa di posizione del consigliere laziale del Pd Riccardo Agostini anche la Regione ha avviato un’inchiesta interna all’ospedale chiedendo alla direzione generale del San Giovanni una dettagliata relazione.