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MIO marito ha un’unica, grande passione: il telecomando. E non solo quello televisivo. Il suo hobby è risintonizzare i canali tv, incrociare le dita e sperare che ai 74 presenti se ne aggiunga, come per miracolo, uno nuovo. Quello nuovo non si aggiunge mai e a volte spariscono anche quelli esistenti. Le sue continue battaglie con l’antenna non hanno portato a nulla e i suoi acquisti alla Rem si sono rivelati inutili. Io sto ancora suggerendo di chiamare un tecnico antennista, ma l’uomo difficilmente accetta di non essere in grado di risolvere un problema del genere da solo. E a causa sua io mi perdo le ricette della Parodi. Ma casa mia è il regno del telecomando ed essendo noi una coppia ecologica abbiamo installato i pannelli solari. Tutto va ad energia elettrica, anche i riscaldamenti. Bip, bip, bip, bip … sentilo, adesso sta programmando i condizionatori. Con fare indaffarato attraversa tutte le stanze e con i suoi telecomandi in mano, uno per ogni condizionatore, condiziona la mia esistenza. Il suo telecomando preferito resta, però, quello del cancello elettronico. A circa 10 chilometri di distanza da casa, in auto, lo vedo pensieroso. Con le mani fruga di qua e di là in cerca di quell’oggettino nero con i tre pulsantini grigi. Lo impugna come un’arma e comincia a premere i bottoncini. Caro, a meno di non essere a 100 metri dal traguardo, il cancello non si aprirà mai. E poi c’è il telecomando per lo stereo, quello per il videoregistratore (siamo anche un po’ vintage) e per l’allarme. Mi piacerebbe sapere se esiste un telecomando per mettere in pausa mio marito, almeno fino alla fine de I menu di Benedetta.
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