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POTENZA – SI è chiuso il Sinodo diocesano dei giovani. Due anni di lavori conclusi con l’approvazione articolo per articolo di un documento diviso in 8 punti, documento che costituirà la principale fonte di confronto all’interno del Convegno diocesano in programma da oggi all’ex Seminario di Macchia Giocoli. Decine di membri sinodali hanno fotografato la situazione che vive la chiesa di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, provando a suggerire le possibili tappe future di un cammino che sarà condiviso dalle 60 parrocchie che compongono la diocesi lucana più grande.
Bene comune e lavoro, catechesi, comunità ecclesiale, educazione e formazione, famiglia, fede, festa e fragilità umana i temi affrontati e sui quali le commissioni nelle quali l’assemblea è stata suddivisa in questi anni di lavoro hanno prodotto un documento che, così come accade per tutti quelli licenziati dai sinodi, rimarrà negli annali e costituirà una preziosa fonte storica per le generazioni future. Dopo il doppio appuntamento di mercoledì e giovedì scorso con il professor Vittorino Andreoli, la diocesi proseguirà questa settimana intensa di lavoro oggi e domani con un’assemblea che il primo giorno ascolterà la relazione di monsignor Sigalini e il secondo sarà chiamata a discutere nei sei gruppi di lavoro, si prevede una presenza di diverse centinaia di fedeli, proprio il documento sinodale.
All’arcivescovo monsignor Agostino Superbo spetterà il compito di tirare le fila del discorso, mercoledì dalle 17 in Cattedrale a Potenza, a seguire la celebrazione della messa di chiusura, nel corso della quale è previsto l’affidamento del mandato ai catechisti della diocesi. Educatori nella Comunità il tema del Convegno che vedrà l’apertura affidata a monsignor Domenico Sigalini, il fondatore della Pastorale giovanile in Italia. “L’educazione dei Giovani al tempo di Papa Francesco” il titolo della sua relazione. Al vescovo Superbo è toccato anche chiudere l’ultima assemblea operativa del Sinodo che nel biennio ha privilegiato l’analisi delle parole Futuro e speranza. «Per la mia esperienze di prete prima e di vescovo poi, non è pensabile una parrocchia senza un gruppo dei giovani. Senza di voi nulla è possibile. Finisce il Sinodo comincia la missione; il frutto del Sinodo dovrebbe essere la ‘Missione giovani’ da attuarsi nelle comunità.
Sulla scia dell’insegnamento di Gesù – ha concluso monsignor Superbo – ‘Andate in tutto il mondo e guarite i malati’. Perché il vangelo possa essere trasmesso ai giovani deve essere trasmesso dai giovani. Ai suoi discepoli Gesù da l’appuntamento in Galilea, di lì i discepoli vengono inviati in tutto il mondo. Il punto forte del Sinodo deve prevedere che ogni parrocchia diventi base missionaria per l’invio missionario di voi giovani».
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