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ROTONDELLA – “Sul campo è tutta un’altra cosa”. La professoressa Giuseppina Longo, docente di Economia presso l’Istituto Tecnico Amministrazione, Finanza e Marketing (ex ragioneria) di Viggianello, sintetizza così la valenza formativa di una speciale sei giorni di scuola vissuta da alcuni alunni del suo Istituto e da quelli dell’Istituto Costruzione, Ambiente e Territorio (ex geometra) di Lagonegro. Per quasi una settimana la docente e i ragazzi hanno visitato i laboratori dell’Enea di Trisaia sotto la guida dei loro docenti e di tecnici e ricercatori del Centro.
Il Quotidiano della Basilicata ha incontrato gli allievi durante una delle visite, cogliendone le impressioni. Diverse, a seconda degli interessi e soprattutto in base alle peculiarità del piano di studi, le esperienze ritenute più interessanti e istruttive da parte degli studenti.
Per i futuri geometri, in particolare, è risultata ricca di interesse la mattinata trascorsa nel laboratorio di ricerca e sperimentazione sui nuovi materiali.
“Mi hanno colpito particolarmente – racconta l’alunno Nicola Olivieri – le sperimentazioni sull’utilizzo del basalto al posto dell’acciaio. Molto interessanti anche i laboratori di recupero dei materiali, come l’impianto “Tigre” per il recupero del carbonio di silicio”.
“Non immaginavamo che il riciclo potesse portare ad abbattimenti di costi alti come quelli che ci hanno descritto”. E’ quest’ultima, invece, la “scoperta” del giovane Angelo Lamboglia.
Più critico, ma non banale, lo sguardo di Giovanni Tortorella, che ha non ha potuto fare a meno di notare come molti laboratori e macchinari presenti all’interno del centro giacciano apparentemente inutilizzati. Il docente Nicola Trunfio, però, ha subito chiarito come in un centro di ricerca, dove non si svolge un vero e proprio processo produttivo ma un’attività per fini sperimentali, ciò è del tutto normale. Risposta valida, sebbene la curiosità del ragazzo abbia portato alla luce lo stato di un centro di ricerca sottodimensionato e produttivamente poco attivo, anche per la carenza di personale tecnico in rapporto ai macchinari e al personale addetto ad attività funzionali (quest’ultimo, percentualmente, sovradimensionato).
Molto utile, secondo il professor Trunfio, anche lo studio sul Gis, il sistema di georeferenziazione, nel quale gli alunni sono stati impegnati nell’ultimo giorno di visita. Acronimo di Geographic information system (in italiano Sistema informativo territoriale), il Gis è un sistema informativo computerizzato che permette l’acquisizione, la registrazione, l’analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti, appunto).
Di ottica diversa l’interesse degli alunni dell’Istituto di Viggianello. Il loro sguardo, come ha sottolineato la professoressa Giuseppina Longo, si è maggiormente proiettato sulle forme di gestione di un sistema tanto complesso.
Silvia Miclaus, allieva di origini rumene, è stata però colpita anche dalle esperienze vissute nel Laboratorio chimico, mentre un altro alunno, Antonio Verbicaro, da quelle che si conducono nel laboratorio di biotecnologia.
E chissà che la speciale esperienza vissuta assieme alla professoressa Giuseppina Longo dagli studenti di Viggianello e di Lagonegro nei laboratori Enea di del centro di Trisaia non possa diventare spunto per nuove prospettive di orientamento.
Ciò che colpisce la fantasia dei ragazzi, di solito, è un valido indicatore per scoprirne le inclinazioni segrete e, nei casi migliori, il talento.
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