5 minuti per la lettura
CARO presidente,
vorrei che lei, in occasione della campagna elettorale, prendesse in considerazione alcune attività produttive, che potrebbero creare tanti posti di lavoro nella nostra provincia. Molti sono i turisti che vanno in giro per l’Italia in bicicletta.
Il cicloturismo è un modo ecologico e raffinato di viaggiare non solo per conoscere il territorio ma, soprattutto, per stare bene in salute e risparmiare benzina. La mountain bike ha un basso impatto ambientale ed è il mezzo più adatto per conoscere luoghi altrimenti inaccessibili nei parchi e nelle riserve naturalistiche dell’Italia. I campeggi, gli agriturismi e i bike-hotels offrono alloggio e assistenza ai cicloturisti e suggeriscono con le guide percorsi di viaggio nei sentieri e nelle mulattiere in mezzo alla natura incontaminata.
Nella provincia di Potenza, esistono i campeggi? Ci sono i bike-hotels? Esistono le guide e i percorsi? Quali sono gli itinerari enogastronomici e archeologici? Perché non recuperare il vecchio percorso della Calabro Lucana che da Potenza attraversava Pantano, Pignola, Arioso, Abriola e arrivava a Laurenzana?
Caro presidente, se cerca con Google cicloturismo, si renderà conto che tra le regioni Umbria, Toscana e Trentino e la regione Basilicata c’è un abisso. Anche tra la provincia di Matera e la provincia di Potenza la differenza è notevole. Pur avendo risorse naturali, quali l’acqua e i boschi, la provincia di Potenza è rimasta la Cenerentola d’Italia. Eppure la domanda del cicloturismo è in forte ascesa ma l’offerta da noi è ancora scarsa e limitata.
Dove sono gli itinerari e le guide per il trekking ed il nordic-walking? Dove sono i sentieri e le guide per raccogliere i funghi? Se va in cerca di ovuli e porcini, troverà tanti campani, che vengono a saccheggiare i nostri boschi, come hanno fatto con le trote. Mancano i controlli e pochi sono gli amanti della legalità, che hanno il tesserino per i funghi e la licenza di pesca. Dove sono finite le trote che vivevano nei torrenti della provincia di Potenza? Quante gare di pesca si organizzano, richiamando i pescatori pugliesi e campani?
Caro presidente, se va alla Sellata troverà l’albergo della Maddalena chiuso e neanche un campeggio per ospitare tende, roulotte e camper. A un chilometro e mezzo, invece, se vuole l’accompagno io, troverà un bel pozzo petrolifero. E’ il petrolio la vera ricchezza che consentirà ai giovani lucani di trovare un posto di lavoro, di sposarsi e di mettere al mondo figli?
Non sarà l’oro nero, invece, la causa dell’emigrazione di tanti lucani, che abbandoneranno la riserva indiana, per tutelare la loro salute?
Saranno capaci i nostri governanti come la Norvegia a farsi rispettare dalle multinazionali del petrolio o si arricchiranno come gli sceicchi del Nord-Africa a discapito della popolazione? Gli invasi della Camastra e del Pertusillo forniscono l’acqua anche alla Puglia. Come mai Vendola non interviene per tutelare la salute dei pugliesi?
Quanti posti di lavoro si potrebbero creare se la provincia di Potenza sfruttasse le risorse naturali dell’acqua, dei boschi e del clima estivo.
I fagioli di Sarconi, i peperoni di Senise, l’uva e l’olio del Vulture sono prodotti, valorizzati e commercializzati in modo adeguato?
Il Trentino è pieno di troticolture. Mio nipote è impegnato nella ricerca all’università di Trento. I prodotti di scarto delle trote vengono riciclati e stanno ricavando dalle interiora l’omega 3. L’Università di Potenza, invece, riesce appena a sopravvivere. Nelle altre regioni in montagna ci sono i campi sportivi e gli hotel, che ospitano le squadre in ritiro per la preparazione al campionato di calcio. Quanti centri federali di tennis, come quelli di Castel di Sangro o di Sestola, ci sono nel nostro territorio?
Durante l’estate il clima fresco di Rifreddo e della Sellata è l’ideale per ospitare, non dico le squadre di calcio di serie A o di serie B, ma qualche club di serie C. Anche tanti giovani tennisti potrebbero usufruire del clima estivo favorevole che la nostra montagna offre gratis a tutti.
Ricordo l’iniziativa finanziata dall’ex calciatore della nazionale Zambrotta. A sue spese fece allestire una pista da sci in erba sintetica di circa 200 metri sulla riva del lago di Como. Nella provincia di Potenza, invece, c’è il parco del lago di Pantano abbandonato, ci sono gli impianti sportivi sempre a Pantano distrutti dall’incuria, c’è una troticoltura sulla strada Pignola-Potenza chiusa per ferie e c’è il Palasport di Lavangone inutilizzato.
Quanti soldi, provenienti dalle tasche dei contribuenti onesti, buttati al vento! A dire il vero, c’è un’ attività produttiva, ancora in piedi, che è testimoniata dal cartello che vieta di camminare o correre a torso nudo intorno al lago di Pantano, per tutelare il decoro e l’immagine del comune di Pignola: l’ipocrita moralismo che produce ignoranza e pregiudizi.
Dimenticavo l’altra attività produttiva presente nel territorio. Lungo la strada Potenza lago di Pantano ci sono sotto il ponte le mignotte.
E se provassimo a sguinzagliarle nei boschi della Sellata? Altro che biciclette, funghi, trote, campi di calcio, campi di tennis e piste da sci in erba sintetica. Il Cavaliere potrebbe venire a costruire una villa anche a Pantano. Finalmente, potremmo far tornare la Pascale, una delle tante giovani emigrate lucane, ed avremo la fortuna di conoscere e di presentare ai sindaci del comune di Pignola, di Potenza e di Abriola niente popò di meno che l’ormai famoso Dudù. Distinti saluti.
maestromatteocastello@gmail.com
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA