X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Rinvio a giudizio per Pasquale Quaranta, richiesta di abbreviato per Peter Cacko. Questo l’esito dell’udienza preliminare di stamattina a Catanzaro davanti al gup distrettuale Commodaro. Il primo, difeso dall’avvocato Antonio Porcelli, accusato di essere il mandante dell’omicidio di Pietro Carone, sosterrà il processo in ordinario davanti alla Corte di assise del capoluogo di regione con l’inizio previsto per il 14 gennaio. Al secondo, collaboratore di giustizia, assistito dall’avvocato Giovanna Fronte, viene imputato di essere l’esecutore materiale del delitto e di altri episodi criminosi che, sempre secondo il pm Simona Rossi, avrebbe ideato lo stesso Quaranta. Sempre nel corso dell’udienza gli avvocati Valentina Raffaele, Mario Bagnato e Walter Franzé e Giuseppe Di Renzo hanno depositato la richiesta di costituzione di parte civile rispettivamente per Paolo Schiariti, Aurelio Maccarone e Antonio Maccarone. 

Il gup si è riservato la decisione sia su quest’ultimo punto che sull’istanza di abbreviato da parte dell’avvocato Fronte che scioglierà all’udienza del prossimo 11 febbraio. Cacko e Quaranta sono accusati in concorso di tre fatti di sangue ed armi. Il primo, in qualità di mandante, e il secondo, come esecutore materiale. Coinvolti nell’inchiesta “Peter Pan” contro la cosca La Rosa di Tropea, coordinata dal pm antimafia Simona Rossi e condotta dalla Squadra mobile di Vibo, la loro posizione era stata stralciata da quella degli altri otto nei confronti dei quali sempre la Distrettuale aveva chiesto ed ottenuto il giudizio immediato.
L’omicidio Carone risale al 23 febbraio 2010, quando l’allevatore di 58 anni venne ucciso a colpi d’arma da fuoco nei pressi di un villaggio turistico, a Drapia. 

Pietro Carone, era fratello di Saverio, assassinato nel marzo 2004 a Santa Domenica di Ricadi, nel vibonese. Saverio Carone fu ucciso all’uscita della sua abitazione da una persona che lo aspettava e che gli sparò contro alcuni colpi di pistola, uccidendolo all’istante. L’uomo aveva un’impresa di costruzioni e di movimento terra e non aveva precedenti penali.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE