3 minuti per la lettura
MATERA – «Attenzione, stiamo ricevendo in questi giorni numerose segnalazioni di tentativi di truffa. A essere prese di mira sono come sempre soprattutto le persone anziane. Non fidatevi di nessuno. Sono all’opera impostori dall’aspetto distinto e convincente che si presentano alla porta di casa con un pretesto». A invitare i cittadini alla prudenza è la stessa polizia di Matera. la quale fa sapere che, per fortuna, «le vittime designate, nella maggioranza dei casi, si sono accorte del tentativo di truffa e hanno reagito chiamando subito le forze dell’ordine». Ma, putroppo, non tutti sono stati così svegli. Come nel caso di una anziana signora che nel corso della mattinata di mercoledì scorso ha ricevuto la visita di una donna che ha suonato al citofono di casa, presentandosi come medico dell’Inps con la scusa di dover svolgere un controllo sui farmaci assunti e sulla pensione percepita.
Entrata in casa, la “dottoressa”, dell’età apparente di 40-45 anni, ben vestita e dal leggero accento salentino, l’ha visitata ed ha chiesto di visionare i farmaci assunti dall’anziana donna, facendole credere che su molti medicinali avrebbe potuto ottenere l’esenzione.
Poi le ha chiesto della pensione e in quali tagli di banconote le venisse corrisposta, inducendola a prendere i 350 euro che custodiva in un mobile e a mostrarglieli.
A quel punto la donna ha finto di controllarne i numeri di serie delle banconote che ha poi chiuso in una busta gialla. Ha quindi restituito all’anziana signora la busta chiusa (in realtà era un’altra busta simile) dicendole di metterla a posto perché il giorno dopo sarebbe passato il dirigente a controllare i soldi.
La donna quindi ha salutato ed è andata via.
Più tardi l’anziana signora ha informato della visita il figlio, il quale, insospettitosi, ha chiamato la Polizia. Insieme hanno aperto la busta gialla, ma all’interno vi era solo cartaccia. Adesso sono in corso indagini per individuare la donna autrice della truffa.
Di qui la circolare della Questura in cui si “raccomanda ancora una volta ai cittadini, soprattutto alle persone anziane o sole, di solito prese di mira, di diffidare degli sconosciuti, specialmente se di aspetto distinto, che si rivolgono sia per strada che a casa e nel dubbio di chiamare subito il 113”.
I CONSIGLI DELLA POLIZIA
1. Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
2. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo.
3. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
4. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
5. Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
6. Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto ovvero una compagnia sicura.
7. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.
8. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
9. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
10. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113, saremo felici di aiutarvi!
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA