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IL FUTURO DELLE ESTRAZIONI petrolifere, la tutela della salute e dell’ambiente e i necessari benefici per il territorio lucano e, di conseguenza, un impegno da parte del Governo a condividere le criticità del territorio, sono state al centro del primo incontro romano dell’Ugl Basilicata ricevuta al Ministero dello sviluppo economico dal sottosegretario senatrice Simona Vicari e dalla task force della Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche del Ministero, guidata dal Direttore Generale,  Franco Terlizzese.

 L’Ugl Basilicata ha ottenuto garanzie per un confronto a tutto campo in relazione all’utilizzo delle risorse ex art. 16 per interventi strategici sia infrastrutturali che occupazionali, per la tutela ambientale, la razionalizzazione delle diverse voci legate alle royalties ai fini dello sviluppo del territorio e della coesione sociale. “Giudichiamo il confronto positivo, poiché in tal contesto si è anche condivisa l’opportunità di una prossima verifica in un tavolo unitario.”

E’ quanto dichiarato dal segretario nazionale dell’Ugl Chimici, Marco Fabrizio e i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “è opportuno e propedeutico formulare richiesta affinché si concretizzi un ulteriore e decisivo passo importante che faccia leva sulle potenzialità economiche previste dal memorandum e che, a parere dell’Ugl, oggi è stato disatteso”.

In particolare la delegazione della Ugl ha ribadito ai rappresentanti del Governo che “le varie Amministrazioni regionali hanno fatto un uso a volte improprio dei proventi derivanti dalle attività di coltivazione di idrocarburi, auspicando per l’immediato futuro una migliore e più efficace redistribuzione sul territorio per la realizzazione di opere consone alle reali esigenze del popolo lucano. L’incontro odierno è stato utile al fine di proporre una rinegoziazione per valorizzare ulteriormente le ricadute economiche sul territorio – proseguono i sindacalisti – alla luce delle indicazioni dell’art. 16 che per l’Ugl può essere uno strumento idoneo per rilanciare la crescita della Regione. Abbiamo ribadito inoltre, che vada contestato ai Ministeri competenti l’apposizione di un tetto di 50 milioni euro all’anno preteso dalla Ragioneria generale dello Stato, che limita obiettivamente le ricadute nei confronti dei territori interessati dalle produzioni petrolifere e, insieme alle organizzazioni sindacali lucane, lavorare sinergicamente affinché venga tolto tale  ingiusto tetto. Noi continueremo a batterci – concludono i segretari Ugl, Fabrizio, Giordano e Tancredi – perché le risorse petrolifere lucane  si trasformino in una reale  opportunità di crescita e di lavoro per la Basilicata. Invitiamo Cgil, Cisl e Uil a fare unitariamente con l’Ugl un fronte comune per il bene del nostro territorio con la speranza che il prossimo governo regionale sappia imprimere una svolta ai negoziati con risultati effettivi rispetto alla inconcludenza di questi anni. E’ stata consegnata al sottosegretario Vicari, una relazione con diverse proposte per il miglioramento e la valorizzazione dell’industria estrattiva della Basilicata.

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