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POTENZA – Un anno fa era stata esclusa dalla gara, ma il bando è stato sospeso subito dopo “cedendo” l’appalto alla centrale di committenza per la pubblica amministrazione, così è rientrata grazie a un subappalto. Il Tar a febbraio ha annullato tutto e a luglio la gara è ripartita. Ed eccola di nuovo tra i concorrenti come se niente fosse. Per questo adesso c’è chi scommette che sarà di nuovo lei a sopravanzare tutti, nonostante il settimo posto nella graduatoria delle offerte economiche.

Manca ancora una settimana all’apertura delle buste con il progetto tecnico di partecipazione alla gara da 7milioni e 300mila euro in cinque anni per le pulizie e i servizi di giardinaggio dell’Unibas. Ma una nuova polemica sta già montando e i soliti “bene informati” sono tornati a farsi vivi annunciando in anticipo come andrà a finire.

Ieri mattina nella redazione di Potenza del Quotidiano della Basilicata è arrivata una lunga e dettagliata lettera anonima che descrive per filo e per segno quanto sta accadendo. Dal livello di dettaglio si capisce che il suo misterioso autore dev’essere uno addentro alla questione, tanto che oltre alla copia di circolari dell’Unibas tutt’ora reperibili online sul sito internet dell’ateneo fornisce anche uno schema dei ribassi annunciati dalle 28 ditte che partecipano alla gara. Schema che non è stato ancora pubblicato quindi soltanto chi era presente di persona una settimana fa durante l’apertura delle buste con le offerte economiche potrebbe essere riuscito a ricostruire.

Nel mirino del “corvo” c’è la Logica Servizi srl degli imprenditori potentini Auletta. E’ lei la società che sarebbe predestinata ad aggiudicarsi la gara malgrado un punteggio di partenza di soli 41,64 punti, ottenuto grazie a un ribasso del 33,51%, rispetto ai 7milioni 370mila euro e rotti di base d’asta, e del 37% sugli straordinari, contro il il 41,05% più 41% sugli straordinari dall’Ati-Euro&Promos Group e cooperativa Ariete che gli valgono il primo posto e 46,46 punti. Subito dopo in graduatoria, con 46,28 punti, un ribasso del 40,23 e del 46% sugli staordinari, c’è l’Ati composta dal Consorzio Gisa e da General Service srl, altra ditta potentina che è anche l’autrice del ricorso al Tar contro la sospensione della gara e la revoca di tutti gli atti relativi decisa giusto un anno fa. Staccati tutti gli altri altri.

Alla base della decisione dell’ingegnere Michele De Clemente, dirigente dell’area provveditorato dell’università, ci sarebbero state ragioni di convenienza: «per la  natura e la maggiore  ampiezza  dei  servizi accessibili – così scrive nella nota che ancora oggi si può consultare sul portale internet dell’Unibas – per le condizioni  economiche  previste, anche in relazione a servizi ulteriori rispetto a quelli oggetto di gara, nonché per la maggiore economicità procedimentale sottesa all’utilizzo  del  sistema  di  aggiudicazione  di  Consip S.p.A. (la centrale di committenza per la pubblica amministrazione del Ministero dell’economia, ndr), che, allo stato delle cose, risulta meglio rispondente ad esigenze di tempestiva riduzione della spesa e di celere definizione di processi affetti da scadenze temporali stringenti».

Tradotto in soldoni un ribasso soltanto del 18,70%, che è quello con cui Romeo Gestioni SpA e Consorzio Romeo Facility Services 2010, società del gruppo del noto – e discusso – immobiliarista napoletano Alfredo Romeo, hanno vinto il lotto Campania e Basilicata nella gara nazionale della Consip «per l’attivazione di una convenzione relativa all’affidamento dei servizi di Facility Management per immobili, adibiti prevalentemente ad uso ufficio, in uso a qualsiasi titolo alle pubbliche amministrazioni». Oggetto della fornitura: «servizi di manutenzione impianti, pulizia e igiene ambientale, reception, facchinaggio, nonché strumenti informatici innovativi per la gestione del contratto e del rapporto col fornitore», più altre cose ancora. Quindi anche quanto messo a gara dall’Unibas. Fatto sta che la Romeo Gestioni una volta entrata nell’ateneo avrebbe subappaltato tutto alla ditta degli Auletta, malgrado non fosse nell’elenco delle ditte consorziate alla Consip. Quindi la revoca, la denuncia di alcuni consiglieri regionali dell’opposizione, le decisioni di Tar e Consiglio di Stato, la nuova gara e la riammissione della Logica Servizi che intanto avrebbe sanato il problema della documentazione che mancava all’appello tra quella richiesta per partecipare. 

Siamo alle solite? Non per forza, anche se davvero tra una settimana la Logica Servizi dovesse scavalcare tutti grazie al punteggio per la valutazione della parte tecnica dell’offerta, che è di sicuro la parte più discrezionale di tutta la gara dove contano le opinioni della commissione. D’altronde se è prevista l’assegnazione di un punteggio anche per quella un motivo ci sarà. Ma quante coincidenze. Forse davvero troppe.

l.amato@luedi.it

 

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