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MATERA – Una  banda  che ha fatto diciotto rapine in tutta Italia con un bottino complessivo di 800.000 euro. Una sola la mente che aveva organizzato il tutto Ignazio Giuseppe Grasso che aveva ideato il piano per portare a termine i diversi colpi in varie regioni del Nord, del Centro e anche del Sud Italia.

Lui ed altre nove persone sono state poste agli arresti in una operazione su base nazionale dei Carabinieri di Torino che hanno scoperto, dopo una serie di verifiche e intercettazioni la banda dedita proprio a questo tipo di colpi.

Uno di questi era stato fatto il 16 aprile scorso alla Monte dei paschi di Matera con un bottino  totale di 12.000 euro e di cui sono stati identificati come responsabili Grasso insieme ad un complice di 33 anni Pietro D’Aloisio. Intorno alle 15 la rapina veniva fatta a danno dell’Agenzia numero 2 della Monte dei Paschi in via La Martella.

I rapinatori erano due uomini, uno dei quali armato di un taglierino, che avevano costretto i cassieri ad aprire le casse ed a consegnare loro la somma di 12.000 euro prima di dileguarsi chiudendo i due clienti in un‘o sgabuzzino’altra stanza.

Le intercettazioni e le verifiche fatte sui due soggetti sospettati confermavano la presenza, in allontamento, a Matera e poi anche in altre zone lucane prima e calabresi poi. Verifiche che portavano alla conferma dei sospetti nati ed al completamento anche di questi tasselli da parte delle investigazioni dei Carabinieri.

Molte altre erano state le rapine messe a segno, almeno diciotto rapine in altrettante banche sparse per l’Italia con un guadagno complessivo di oltre 800mila euro per queste dieci persone. La banda di rapinatori sgominata dai militari dell’arma aveva una caratteristica molto particolare, era composta tutta da incensurati sconosciuti alle forze dell’ordine. I dieci uomini finiti in manette, tutti italiani,  secondo le indagini degli inquirenti infatti venivano reclutati da un rapinatore professionista catanese che chiedeva espressamente una fedina penale limpida prima di addestrarli per i colpi alle filiali delle banche sparse tra Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto.

Il capo banda insomma  si era circondato di allievi non esperti ma pronti ad imparare in fretta ma anche di persone pronte a dare la propria disponibilità logistica in cambio di una fetta di bottino mettendo a disposizione le loro abitazioni e fornendo supporto per i colpi.

I rapinatori che agivano sempre in trasferta  per assaltare le banche spesso sequestravano il direttore, armati di taglierino.

Una casistica classica che si è andata ripetendo in tutte quante le città e dunque che a Matera con il colpo che era stato messo a segno nei mesi scorsi.

p.quarto@luedi.it

 

 

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