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CROTONE – Da oggi l’aeroporto Sant’Anna di Crotone non è, di fatto, più utilizzabile per nessun tipo di volo, compresi quelli umanitari e neppure dietro precettazione della prefettura, almeno per quanto riguarda i dipendenti che si occupano dei servizi aeroportuali. A partire dalle 14, infatti, i 28 dipendenti della società di gestione dello scalo crotonese hanno comunicato che non garantiscono più i servizi di sbarco, imbarco e assistenza a terra agli aeromobili.
Una decisione che è stata comunicata con una laconica lettera inviata al direttore dello scalo, alla Prefettura ed all’Enac e in cui si legge che «i dipendenti dell’aeroporto di Crotone in considerazione del mancato pagamento degli stipendi mensili di luglio, agosto, settembre e della quattordicesima, e soprattutto in considerazione dell’assenza di garanzie certe per il prosieguo delle attività, comunicano che, da oggi, non garantiranno più i servizi aeroportuali».
Una situazione che di fatto blocca in modo assoluto l’utilizzo dello scalo aeroportuale in quanto senza l’attività dei dipendenti responsabili dei servizi in questione non è possibile consentire alcun atterraggio e alcun decollo.
Inoltre, di fronte all’eventualità di una precettazione da parte della Prefettura, i dipendenti della società Sant’Anna hanno inteso chiarire «che non si sottoporranno ad alcuna imposizione perchè dopo cinque mesi senza percepire stipendio è per loro impossibile recarsi al lavoro».
I primi effetti di questa presa di posizione si vedranno già questa sera quando sul Sant’Anna è atteso l’arrivo di un volo umanitario proveniente da Lampedusa che, a questo punto, rischia di essere dirottato altrove per l’impossibilità di consentirne l’atterraggio.
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