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COSENZA – Dopo il blitz contro il doping fatto scattare dalla procura di Cosenza, l’Azienda Sanitaria Provinciale ha annunciato che si costituirà parte civile contro gli autori della truffa orchestrata per mezzo di centinaia di ricette mediche contraffatte.
Tutto ruota intorno all’operazione denominata “Ganimede” e condotta dai carabinieri del Nas in diverse province del Sud Italia (LEGGI L’ARTICOLO). Secondo le carte dell’inchiesta si era creata una rete che forniva sostanze dopanti, alcune delle quali costituite da farmaci per cani, ad atleti e appassionati di body building.
La costituzione di parte civile dell’ASP di Cosenza è determinata, come si legge in una nota, “dall’utilizzo illecito di propri ricettari sottratti alla medicina di base, per la prescrizione di farmaci succitati a pazienti anche deceduti, e la compilazione di ricette sistema sanitario nazionale firmate da medici all’oscuro di tutto o addirittura inesistenti” e dal “danno erariale che la prescrizione di tali farmaci ha prodotto quantificabile in circa un milione di euro”
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