X
<
>

Share
5 minuti per la lettura

CATANZARO, 8 OTT – Sono centinaia le denunce di crimini contro gli animali presentate alle Procure della Repubblica calabresi. E’ quanto documenta il rapporto Zoomafia 2013 della Lega antivivisezione. Corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, abigeato, macellazioni clandestine, pesca di frodo, traffico di fauna selvatica rappresentano i reati nei confronti degli animali elencati nel rapporto redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia dell’associazione, presentato a Cosenza nella sede della Provincia.
A rispondere alla richiesta di dati avanzata dalla Lav, sono state sette procure calabresi su 11, più le due minorili. A Catanzaro, nel 2012, sono stati avviati 16 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animali e 16 procedimenti con 12 indagati per maltrattamento; quattro procedimenti e due indagati per uccisione di animale altrui; tre procedimenti con un indagato per abbandono o detenzione. A Cosenza, si contano 10 procedimenti e sei indagati per maltrattamento di animali; tre con 3 indagati per abbandono o detenzione in condizioni incompatibili; 15 procedimenti e 20 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.
Dodici i procedimenti senza indagati a Crotone per uccisione e sei procedimenti e 3 indagati per maltrattamento. A Lamezia Terme sei procedimenti senza indagati per uccisione; tre procedimenti e due indagati per maltrattamento; un procedimento e un indagato per uccisione di animale altrui; un procedimento con due indagati per abbandono o detenzione in condizioni incompatibili; Nove procedimenti e altrettanti indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.
La procura di Palmi ha aperto procedimenti per 4 indagati per uccisione; 10 procedimenti e 11 indagati per maltrattamento; un procedimento a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; due procedimenti e tre indagati per abbandono o detenzione in condizioni incompatibili; 14 procedimenti e 14 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. Quattro i procedimenti e un indagato a Paola per uccisione di animali; due procedimenti e due indagati per maltrattamento; tre procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; tre procedimenti e tre indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.
A Reggio sette procedimenti con un indagato per uccisione; 13 procedimenti e sei indagati per maltrattamento; tre procedimenti con due indagati per abbandono o detenzione in condizioni incompatibili; 30 procedimenti e 19 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.
“Esiti investigativi dimostrano che la criminalità organizzata in Calabria è presente in quasi tutti i filoni zoomafiosi – sostiene Troiano – basti pensare ai sequestri di cavalli da corsa, allevamenti, stalle, bovini, o di attività commerciali ittiche a carico di sodali dei clan o di persone a loro vicine avvenuti negli ultimi anni e al corollario di truffe, minacce, riciclaggio, e traffici vari che li accompagna. Ciò conferma il fatto che i crimini contro gli animali costituiscono anche un problema di sicurezza e di ordine pubblico, in quanto crimini associativi, ovvero perpetrati da gruppi di individui organizzati”. (ANSA).

SONO centinaia le denunce di crimini contro gli animali presentate alle Procure della Repubblica calabresi. E’ quanto documenta il rapporto Zoomafia 2013 della Lega antivivisezione. Corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, abigeato, macellazioni clandestine, pesca di frodo, traffico di fauna selvatica rappresentano i reati nei confronti degli animali elencati nel rapporto redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia dell’associazione, presentato a Cosenza nella sede della Provincia.

A rispondere alla richiesta di dati avanzata dalla Lav, sono state sette procure calabresi su 11, più le due minorili. A Catanzaro, nel 2012, sono stati avviati 16 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animali e 16 procedimenti con 12 indagati per maltrattamento; quattro procedimenti e due indagati per uccisione di animale altrui; tre procedimenti con un indagato per abbandono o detenzione. A Cosenza, si contano 10 procedimenti e sei indagati per maltrattamento di animali; tre con 3 indagati per abbandono o detenzione in condizioni incompatibili; 15 procedimenti e 20 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.

Dodici i procedimenti senza indagati a Crotone per uccisione e sei procedimenti e 3 indagati per maltrattamento. A Lamezia Terme sei procedimenti senza indagati per uccisione; tre procedimenti e due indagati per maltrattamento; un procedimento e un indagato per uccisione di animale altrui; un procedimento con due indagati per abbandono o detenzione in condizioni incompatibili; Nove procedimenti e altrettanti indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.

La procura di Palmi ha aperto procedimenti per 4 indagati per uccisione; 10 procedimenti e 11 indagati per maltrattamento; un procedimento a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; due procedimenti e tre indagati per abbandono o detenzione in condizioni incompatibili; 14 procedimenti e 14 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. Quattro i procedimenti e un indagato a Paola per uccisione di animali; due procedimenti e due indagati per maltrattamento; tre procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; tre procedimenti e tre indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica

A Reggio sette procedimenti con un indagato per uccisione; 13 procedimenti e sei indagati per maltrattamento; tre procedimenti con due indagati per abbandono o detenzione in condizioni incompatibili; 30 procedimenti e 19 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica.

«Esiti investigativi dimostrano che la criminalità organizzata in Calabria è presente in quasi tutti i filoni zoomafiosi – sostiene Troiano – basti pensare ai sequestri di cavalli da corsa, allevamenti, stalle, bovini, o di attività commerciali ittiche a carico di sodali dei clan o di persone a loro vicine avvenuti negli ultimi anni e al corollario di truffe, minacce, riciclaggio, e traffici vari che li accompagna. Ciò conferma il fatto che i crimini contro gli animali costituiscono anche un problema di sicurezza e di ordine pubblico, in quanto crimini associativi, ovvero perpetrati da gruppi di individui organizzati».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE