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VIGGIANO – Prima tappa il centro oli, poi la visita al pozzo produttore Monte Alpi 5 e infine lo spazio per una breve sosta agli affioramenti naturali di acqua mista a petrolio a Caolo, comune di Tramutola. È iniziata così l’intensa giornata della commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, guidata dal vice presidente Tino Iannuzzi assieme a Cosimo Latronico, Mirko Busto, Mariastella Bianchi, Antonio Placido, il senatore Salvatore Margiotta e il direttore generale del Mise per le risorse minerarie ed energetiche Franco Terlizzese.
Obiettivo: “valutare i sistemi di monitoraggio ambientale in relazione alle attività di ricerca e di estrazione petrolifera e alle attività di trattamento di acqua di produzione”. Senza nessun intoppo, il gruppo dei parlamentari ha varcato la soglia dei cancelli del Centro alle 11.
Al di fuori del piazzale antistante, in assenza di permessi di autorizzazione, i giornalisti. Circa due ore è durata la visita all’interno dell’impianto, nel corso del quale ai deputati è stato illustrato – secondo quanto dichiarato dall’Eni – il funzionamento del Centro Olio e il Sistema di Monitoraggio Ambientale”.
Inoltre, sarebbero stati anticipati i nuovi indicatori di sostenibilità “che saranno inseriti nell’edizione 2013 del Local Report Eni in Basilicata”.
Indicatori di Sostenibilità che stando all’Eni mostrerebbero delle “emissioni di inquinanti in atmosfera (in particolare SO2 e NOx), e del gas inviato alla torcia, descrivendo un quadro nel quale le attività produttive di Eni in Val d’Agri si integrano in modo sostenibile con l’ambiente circostante”.
Dopo la visita al centro oli la delegazione si è diretta al pozzo produttore Monte Alpi 5 e alla sorgente di Tramutola, per approfondire le modalità di trattamento degli idrocarburi estratti dai pozzi della concessione della Val d’ Agri. «Siamo qui – ha spiegato Latronico – per accertare l’entità delle reti di monitoraggio e per verificare in generale l’impatto sull’ambiente. Stiamo valutando – ha aggiunto – con l’aiuto dei tecnici dell’Eni il funzionamento del centro oli e del pozzo. Posso dire che tutto viene fatto con molto scrupolo, molta professionalità e attenzione. «È un’ispezione significativa – ha evidenziato invece Terlizzese – la prima realizzata. Come Ministero siamo presenti in quanto le nostre competenze riguardano la tutela della sicurezza e salute dei lavoratori e la sicurezza degli impianti. Quest’anno abbiamo fatto oltre 350 verifiche e ispezioni agli impianti in Basilicata».
Nel primo pomeriggio, la commissione si è sposata nella sala consiliare di Viggiano, dove ha iniziato le audizioni con i rappresentanti delle società petrolifere (Eni, Shell e Total). Al termine, il responsabile del Distretto meridionale Eni, Ruggero Gheller ha espresso orgoglio sul «funzionamento del sistema di monitoraggio, della qualità dei dati che vengono acquisiti, di come vengono resi disponibili al pubblico tramite i siti istituzionali e dei risultati che mostrano. Abbiamo mostrato la sala controllo del Centro Olio, la gente che vi lavora e come sono condotte le operazioni. Si lavora in continuo, 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno, in tre turni di 8 ore giornalieri.
Inoltre, abbiamo approfondito come funziona il sistema di monitoraggio ambientale e, in primo luogo, le emissioni dal centro olio, che, come è noto, opera sotto Autorizzazione Integrata Ambientale. Abbiamo successivamente illustrato il sistema di monitoraggio della qualità dell’ambiente nella zona circostante il centro olio, quindi le centraline di monitoraggio della qualità dell’aria, i piezometri per le acque sotterranee, il monitoraggio delle acque superficiali attraverso i punti di campionamento, il monitoraggio del rumore, dell’attività microsismica e dell’odore, che stiamo costruendo».
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