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CATANZARO – Il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro ha rinviato a giudizio Grazioso Manno, in qualità di presidente del Consorzio di Bonifica Alli Punta di Copanello, accusato di abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta su presunte assunzioni irregolari presso l’Ente e destinazione sospetta dei lavoratori. Il processo avrà inizio il prossimo 17 febbraio, come stabilito dal giudice, Giuseppe Perri, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Domenico Guarascio, titolare delle indagini. 

Dall’inchiesta a carico di Manno è emerso, secondo gli investigatori, che nove persone sarebbero state assunte presso il Consorzio a seguito di chiamata diretta e non, invece, con un concorso ad hoc o facendo ricorso alle graduatorie del collocamento. Le assunzioni, poi, sarebbero state giustificate con le necessità legate alla realizzazione della diga sul fiume Melito mentre, invece, i lavori dell’immensa struttura erano sospesi. Risale al periodo compreso tra il luglio 2009 ed il maggio 2010 la presunta commissione degli illeciti ipotizzati a carico di Manno, nella sua qualità di ex commissario del Consorzio, in relazione all’assunzione a tempo indeterminato delle nove persone in questione.
Lavoratori che, inoltre, non avrebbero neppure messo piede nelle strutture destinate alla loro attività, mentre due di loro, in particolare, sarebbero stati destinati a svolgere altrove il proprio lavoro. Una ricostruzione, quella della pubblica accusa, che secondo il gup merita di essere più approfonditamente vagliata in sede di dibattimento, dove Manno sarà difeso dall’avvocato Enzo Ioppoli.
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