2 minuti per la lettura
COSENZA – Si grida al miracolo a Piane Crati. Qualcuno lo fa con scetticismo, altri con rinnovata fede ma tutti con la gioia per un uomo affetto da Sla che ha fatto registrare notevoli progressi dopo un viaggio a Medjugorje, nel luogo delle apparizioni mariane. La storia sta tenendo banco nel piccolo centro del cosentino ma i punti interrogativi si stanno pian piano trasformando in certezze. Nel corso del pellegrinaggio nella cittadina bosniaca, Cristian Filice, 37 anni, pare aver sentito una chiamata che lo invitava a salire verso la collina sulla quale si trova la statua delal Madonna.
Sembra che da quell’incontro sia cambiato qualcosa per lui, immobilizzato da una malattia degenerativa terribile. L’uomo, almeno queste sono prime indiscrezioni, ha avvertito subito un calore forte nel corpo e già la sera stessa ha notato dei piccoli brividi alle gambe, che si sono trasformati in netti miglioramenti con il passare dei giorni. La famiglia si è stretta nel silenzio come è giusto che sia e non trapelano ancora notizie sulle effettive condizioni di salute del giovane uomo. Pare però, che i miglioramenti siano tangibili, tanto da far muovere alcuni preti che erano con lui, decisi a far rispettare le procedure che consigliano un incontro con gli Uffici Vaticani per verificare i fatti accaduti.
I rumors e le voci parlano di una condizione di salute che evidenzia dei progressi sconosciuti alla medicina e agli studi sulla malattia. Di fatto, ora Cristian camminerebbe, avrebbe abbandonato la carrozzella e di notte dormirebbe senza il respiratore. Eppure, prima del viaggio a Medjugorje, la sua lotta contro la Sla era una cosa nota, tanto che Cristian era uno dei referenti dell’Aisla cosentina.
Pare che con lui ci fossero due preti, e uno di questi, in particolare, ha seguito tutta la malattia del giovane, vedendo con i propri occhi quello che ora sembra un vero e proprio miracolo. Di “un dono del Signore” per molti che attendono di incontrare il loro compaesano con curiosità ma anche con la voglia di capire cosa sia accaduto e, soprattutto, di riabbracciare un amico da tempo malato che sembra sia tornato a sorridere.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA