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MELFI – Una fognatura intasata sta creando enormi disagi ai cittadini di Melfi residenti nei pressi degli alloggi ex Ater di via Venezia. L’abbandono degli immobili da oltre dieci anni ha provocato la solidificazione dei ristagni di liquami e la conseguente fuoriuscita dal pozzetto di ogni rifiuto.
Il cattivo odore che si avverte transitando nella zona del popoloso quartiere di Valleverde è insopportabile sebbene questo appaia solo un problema paradossalmente minore. Il pericolo più serio è quello di contrarre malattie da contatto con sostanze tossiche ed altamente inquinanti. A pochi metri dalla zona indicata vi è un asilo frequentato da tanti bambini, ancor più a rischio malattie per la giovane età di ognuno di loro.
Trattandosi di suolo privato, appunto di proprietà dell’Ater, i tecnici di Acquedotto lucano non possono operare per risolvere l’emergenza ed a questo punto non resta che sperare in un intervento immediato dell’Azienda di edilizia territoriale affinché incarichi una ditta manutentrice per bonificare il ristagno del blocco. Già lo scorso mese di agosto si era verificato lo stesso problema e in quella occasione la sollecitazione immediata dell’ufficio infrastrutture e mobilità del Comune di Melfi aveva consentito il rapido intervento delle ditte incaricate da Ater. Anche ieri dall’ufficio del dirigente municipale si è immediatamente segnalata l’emergenza a Potenza. Ora però occorre capire perché il problema si è ripresentato ed è per questo motivo che il vice sindaco ha organizzato un tavolo tecnico con contestuale sopralluogo che si svolgerà stamattina alla presenza di dipendenti dell’ufficio tecnico, Ater ed Al per: «verificare eventuali responsabilità che – conferma l’assessore, Rinaldo Di Ciommo – non sono ascrivibili all’ente comunale». Da due giorni diversi cittadini si recano in Municipio per segnalare il grave disservizio: «e intendo ringraziarli tutti – conclude il vice sindaco, Di Ciommo – perché con la loro sensibilità ci mettono in condizione di risolvere problemi seri nello spirito della massima dialettica e condivisione delle emergenze». In realtà tra i cittadini residenti in via Venezia c’è chi è letteralmente arrabbiato e intenzionato ad adire le vie legali per evitare il ripetersi di un fenomeno che mette a repentaglio la salute di tutti. Intanto il liquido maleodorante che continua a scorrere in strada viene calpestato da pneumatici di auto e pullman e portato in circolazione nell’intero quartiere. Occorre intervenire immediatamente per scongiurare concreti ed inammissibili rischi di contagio.
Nel frattempo l’unica buona notizia viene da Ater che pare abbia avviato le procedure per espletare la gara di appalto utile ad individuare la ditta che si incaricherà di demolire i 123 alloggi di Melfi. Solo così si porrà fine al degrado incivile e pericoloso di un intero quartiere.
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