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REGGIO CALABRIA – Alitalia dimezza i collegamenti con l’aeroporto di Reggio Calabria. La società ha comunicato alla Sogas, che gestisce lo scalo dello Stretto, la drastica riduzione dei voli invernali nell’ambito della programmazione dei voli dal primo al 27 ottobre, quando poi scatterà l’orario invernale. In 27 giorni, saranno 47 i voli non programmati da Alitalia rispetto a quanti invece venivano operati lo scorso anno.
Una decisione che, secondo quanto viene stimato, comporta per lo scalo reggino una perdita netta di almeno 5000 passeggeri in un solo mese. Ma la preoccupazione, secondo la Sogas, è che la decisione possa poi proiettarsi per l’intera prossima stagione invernale, fino alla fine di marzo 2014. Da qui la decisione della società di gestione di chiedere formalmente ad Enac «quali provvedimenti si intendono adottare per contenere e limitare i danni, altrimenti irreparabili, soprattutto – si fa rilevare – tenuto d’occhio il conto economico dell’azienda che da un lato vede mancati introiti e dall’altro un costo del personale di fatto reso improduttivo da tali scelte. Adesso che Alitalia programma meno voli, ci interessa sapere – si domanda il Presidente del Cda Carlo Alberto Porcino – se Enac responsabilmente si porrà prima o poi il problema su quali ricavi debba e possa contare il gestore dell’aeroporto dello Stretto per garantire l’equilibrio economico finanziario della società».
Porcino sottolinea inoltre che «il Tito Minniti è l’unico aeroporto in Italia dove Alitalia ancora si auto produce i propri servizi di terra con proprio personale. Questo significa che Sogas di fatto già di suo non incassa dal suo principale cliente, Alitalia, almeno il 90% dei potenziali ricavi handling che altrimenti avrebbe potuto ricavare, limitandosi ad introitare solamente la propria quota dai diritti per i passeggeri e le royalties sui ricavi commerciali non aviation fatturati da esercenti e altri operatori aeroportuali. Decisamente troppo poco. Figuriamoci oggi – fa rlevare – con la mancata programmazione di cosi tanti voli da parte di Alitalia che rappresenta il 98% del traffico sull’aeroporto di Reggio Calabria, quale danno subiamo».
Sogas contesta poi all’Enac che «non pronunciandosi sulle penalizzanti quanto anacronistiche limitazioni tecnico operative all’Aeroporto dello Stretto non consentono al nostro scalo di stare correttamente sul mercato ed attrarre nuove compagnie, incrementare la presenza di voli charter o di nuovi collegamenti point to point così da colmare eventuali defaillance come in questo caso da parte di Alitalia».
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