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IN UN mese nel Sud Italia i carabinieri del Nas hanno sequestrato 280 tonnellate di alimenti e vino nell’ambito dei controlli sulla sicurezza alimentare e la lotta alla contraffazione agroalimentare. I dati sono forniti dai carabinieri del gruppo di Napoli, competente sui 15 nuclei anti sofisticazione del meridione. E rivelano che sono state 1.300 le ispezioni ad attività produttive, commerciali ed esercizi pubblici (stabilimenti di produzione, depositi all’ingrosso, ristoranti, panifici, supermercati) nelle regioni del Mezzogiorno. 

Tra le irregolarità più eclatanti, quella rilevata dal Nas di Reggio Calabria, che, coadiuvato dalla stazione carabinieri, nell’ambito di un’ispezione presso un supermercato della provincia, ha sottoposto a sequestro due celle frigo in pessime condizioni igieniche, completamente invase da ruggine e muffe, anche sulle scaffalature, e circa 1 tonnellata di alimenti scaduti da 3-5 anni, tra cui insaccati, formaggi, panna, pasta fresca, conserve, visibilmente alterati per la presenza di muffe e liquidi maleodoranti. In particolare, sono stati rinvenuti salumi e formaggi privi di etichetta o con etichetta abrasa, contraffatta o cancellata. I carabinieri dei Nas, insieme a personale del Sian della Asp di Reggio Calabria, hanno accertato anche le gravi carenze igienico sanitarie e strutturali di tutti i locali, scrostature dell’intonaco, umidità persistente e sporco, e pertanto hanno proceduto all’immediata chiusura dell’attività. Il titolare del supermercato è stato denunciato. 

Ma nel corso del servizio in tutto il Sud, sono state riscontrate irregolarità in 390 casi (31% circa) e accertate 634 violazioni alle leggi di settore (di cui 80 penali) con sanzioni amministrative pari a 630.000 euro. In totale sono state sottratte al consumo circa 280 tonnellate di alimenti vari perchè detenuti in cattivo stato di conservazione, insudiciati, in strutture sprovviste dei requisiti igienico-sanitari e privi della documentazione utile per la loro rintracciabilità, sequestrate o chiuse 48 strutture, e segnalate alle autorità giudiziarie, sanitarie e amministrative 400 persone. 

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