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VIBO VALENTIA – “Botta e risposta” fra il legale dell’Asp di Vibo Valentia, Luigi Ciambrone, parte civile nel processo sulla Sanitopoli vibonese ed il presidente del Tribunale di Vibo, Roberto Lucisano, invitato ieri dal legale a presiedere egli stesso “direttamente il Collegio” onde evitare la prescrizione dei reati dopo l’ottavo rinvio consecutivo del processo in due anni. Secondo Lucisano “in linea di principio e di corretta interlocuzione istituzionale” le dichiarazioni del legale sono “lesive del prestigio dell’Ufficio e inaccettabili ove si consideri” che il Tribunale di Vibo si trova in “una situazione senza precedenti, con una scopertura pari ai due terzi dei magistrati”. Per Lucisano “è possibile garantire nell’imminenza a febbraio 2014 di otto nuovi magistrati” unicamente “attività urgente ed indifferibile” e processi “con detenuti”, apparendo “singolare che chi non era presente in aula si sia poi rivolto agli organi di stampa per denunciare presunte altrui inadempienze”.
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