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REGGIO CALABRIA – Nei cantieri della Salerno-Reggio Calabria nei quali lavoravano portavano via i pali in ferro, poi li rivendevano. Un’operazione ripetuta fino ad accumulare 115 quintali di materiale ferroso. Ma alla fine due operai edili, Elia Lovizio, 39enne di Atena Lucana Scalo (Salerno) e Giovanni Pacca, 34enne incensurato di Pannarano (Benevento), entrambi addetti ai cantieri di ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, sono stati arrestati dai Carabinieri di Reggio Calabria.
I pali che servivano per la costruzione di guard-rail, venicano poi rivenduti a un’impresa specializzata nel riciclo di materiale ferroso. I due, impegnati nei lavori autostradali nel tratto di Bagnara, hanno attirato l’attenzione dei carabinieri perchè, a bordo di un grosso camion della ditta, trasportavano materiale edile nuovo nella periferia del capoluogo di sabato mattina.
Un’attività del genere svolta in un giorno prefestivo che ha suscitato la curiosità dei carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, diretta dal maggiore Pantaleone Grimaldi, i quali hanno effettuato dei controlli all’interno di un’impressa specializzata nella demolizione e riciclo di materiale ferroso. I due avevano già scaricato il carico ma alla richiesta di spiegazioni non hanno saputo fornire una giustificazione plausibile, indirizzando i militari ad approfondire i controlli. Si è scoperto così che i due, uno dei quali capocantiere, avevano asportato il materiale nel giorno di libertà dal lavoro. Dalla perquisizione personale gli sono stati trovati addosso 1.390 euro, che per i carabinieri rappresentano il provento della vendita del materiale, che è stato restituito al legittimo proprietario.
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