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CASA per un verso, albergo per un altro. Clima familiare dunque ma anche tutti i comfort di chi decide di farsi una “vacanza” in tranquillità. A Potenza. È stata inaugurata il primo settembre solo con la semplice benedizione del parroco la casa albergo per anziani “L’abbraccio”, in via delle Querce, a pochi metri di distanza dal parco Montereale e dal centro storico, nel ristrutturato fabbricato un tempo scuola per odototecnici.
Un atrio accogliente, con un’ampia scalinata costeggiata da piante fiorite, una sala relax dove è possibile consumare i pasti o ascoltare musica e leggere un libro, la cucina, e al piano di sopra le camere da letto, per circa 20 posti , ognuna provvista di bagno. Ci sono singole o doppie. In ogni stanza non mancano scrivanie, armadi e comodini e uno sgabuzzino per sistemare le proprie cose. Un televisore.
«Tutto – dicono i titolari – è fatto secondo i criteri di qualità e di benessere dei nostri ospiti. Ma cosa più importante, vuole sfatare il vecchio concetto di “casa di riposo”». Perchè gli anziani de “L’abbraccio” non è detto che debbano per forza riposare, se non ne hanno voglia o necessità. Molti sono completamente autosuffcineti. Si spostano tarnquillamente con i mezzi pubblici o accompagnati dai propi familiari. Vannno in campagna, a trovare gli amici al parco. La struttura è come se fosse casa propria. Con una differenza: c’è sempre qualcuno che si occupa di loro. Trovano tutti i giorni il piatto pronto (pranzo,colazione e cena, per di più completo, come al ristorante) grazie alla presenza di uno chef. C’è inoltre la lavanderia con una dipendente addetta alle pulizia e allo stiramento degli abiti. Trattandosi comunque di anziani anche parzialmente autosufficienti, è poi garantita assistenza sanitaria 24 ore su 24, con oss e infermieri. Lo stesso vale per chi volesse soggiornare per periodi brevi, anche una sola notte.
«Confrontandoci con varie realtà -hanno detto Giuseppe D’Andrea e Silvio Raffaele Ciccarese, l’uno responsabile sanitario e l’altro aziendale – quello che abbiano notato è la mancanza, in città, di case di riposo che ospitino gli anziani anche per brevissimi periodi.
Da qui l’idea di realizzare una casa/albergo, proprio per offrire un servizio in più a quelle famiglie che magari avvertono la necessità di affidare i propri anziani a qualcuno per un determinato periodo o una determinata occasione. Badanti che si assentano per un mese e poi tornano, vacanze, motivi di lavoro o altro. “L’abbraccio” nasce dunque soprattutto per riempire un vuoto in città oltre che per una passione per il sociale».
Silvio e Giuseppe sono molto giovani: 29 anni il primo e 30 il secondo. Anche i loro collaboratori sono più o meno coetanei. Per creare anche un ponte generazionale. Previsto, infine, il servizio navetta nel caso di spostamenti e l’acquisto di farmaci su ricetta del medico curante, che gli stessi titolari vanno a ritirare. E se a qualcuno serve un appuntamento dal barbiere o dal parrucchiere, i due si mettono a disposizione. Insomma, c’è davvero di tutto.
“L’abbraccio”, infatti, funziona anche come centro diurno, dalle 9 alle 18, compreso il pranzo. Diventa così luogo di aggregazione nel quartiere. Tanti infatti sono gli anziani del posto che hanno preso a frequantarlo e a parteciapre alle attività ricreative proposte.
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