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E’ ORIGINARIO di Chiaromonte, Gianluca Carlomagno, il carabiniere che giovedì sera, intorno alle 22, è stato ferito alle gambe in via nuova Bagnoli di Napoli.

L’uomo, al momento della tentata rapina, si trovava a bordo del suo scooter, insieme a una collega quando, due uomini, a bordo di un motorino  si sono avvicinati e per tentare la rapina. Il carabiniere si è qualificato e ha tentato di reagire.

Ma prima ha pensato a mettere in salvo la collega maresciallo, facendola scendere dal mezzo. Poi ha risposto al fuoco, ne è nata una sparatoria in cui entrambi, carabiniere e aggressore, sono rimasti feriti.

Il militare è stato soccorso e trasportato al San Paolo, ricoverato in prognosi riservata e operato per l’estrazione di un proiettile. Ma non è in pericolo di vita.

Le indagini dei colleghi del ferito, con l’iniziale supporto della polizia, hanno consentito di identificare in un giovane lasciato poco tempo dopo la sparatoria davanti l’ingresso dell’ospedale Loreto Mare uno dei malviventi. Ciro Taglialatela, 22enne, ha una ferita d’arma da fuoco all’inguine, ma non è in pericolo di vita.

Da lì si è risaliti anche all’identità del complice, Antonio Elefante, 18enne, che dopo la fuga si era nascosto nell’abitazione di un amico pregiudicato, dove all’alba è stato fermato. Lo scooter usato per la tentata rapina, di proprietà di un familiare di Elefante, è stato sequestrato.

Taglialatela, messo alle strette dagli investigatori, ha contributo all’identificazione del suo complice. Elefante, quando aveva visto la reazione della loro vittima, era fuggito. Poi, resosi conto che il 22enne era stato colpito, lo aveva abbandonato davanti al pronto soccorso dell’ospedale cittadino di via Marina.

Nel tentativo di nascondere le sue responsabilità in merito alla rapina, si era spogliato degli abiti sporchi di sangue di Taglialatela, si era cambiato e aveva persino lavato lo scooter, che è intestato alla madre. Poi aveva lasciato il ciclomotore parcheggiato nei pressi della sua abitazione e aveva chiesto ospitalità all’amico pregiudicato. I due fermati, secondo quanto trapela da fonti investigative, non hanno precedenti ma sono conosciuti per le loro frequentazioni di persone legate a ambienti criminali. Carlomagno ha ricevuto in ospedale la visita del generale Maurizio Gualdi, comandante Interregionale Ogaden, del comandante della Legione “Campania”, generale Carmine Adinolfi, e del prefetto di Napoli, Francesco Antonio Musolino che, oltre a sincerarsi delle sue condizioni, si sono congratulati per la determinazione e la freddezza dimostrate. Tutti hanno inoltre incontrato i familiari del militare, giunti dalla provincia di Potenza.

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